Addio Varoufakis, lascia
la “star” applaudita a Cernobbio

Propose un provocatorio “piano Merkel”, ma la platea dell’Ambrosetti lo applaudì. Le sue passeggiate con la moglie lungo il lago

Dopo la vittoria del “no”, con una mossa a sorpresa, il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis si è dimesso. “Per facilitare i negoziati con la Ue” è la motivazione ufficiale, visto che a Bruxelles dal punto di vista umano e professionale erano ben pochi i leader e membri dell’establishment europeo a sopportarlo.

Varoufakis però se ne va da vincitore nel suo Paese. E resta il suo profilo non solo di valente economista (ha insegnato nelle università inglesi, australiane e del Texas) quanto di personaggio tanto spigoloso quanto accattivante, estremo in politica e morbido negli approcci con i media. Una autentica star, come lo fu a Cernobbio, in occasione dell’ultimo Workshop Ambrosetti del quale fu uno dei protagonisti: per le sue analisi economiche, le sue proposte (il “piano Merkel” definì con elegante perfidia la sua idea di bond finanziati dalla Banca europea degli investimenti), le sue analisi del fallimento delle politiche di austerità - al punto da meritarsi un inedito, per gli Ambrosetti, applauso a scena aperta da parte di banchieri, manager e finanzieri, un “popolo” non certo schierato sotto le bandiere di Syriza - e per il suo profilo mondano con tanto di passeggiata romantica con la moglie lungo il lago.

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