1 La caserma dei carabinieri di Castiglione Intelvi: il ministero dell’Interno non ne paga l’affitto alla società proprietaria da due anni. C’è un debito che supera i 58mila euro2 L’alzabandiera in caserma nel giorno dell’inaugurazione. Una scena che rischia seriamente di non ripetersi se i militari verranno sfrattati dallo stabile per morosi"
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Cronaca / Lago e valli
Mercoledì 23 Luglio 2014
Adesso i carabinieri
rischiano lo sfratto
A Castiglione la società proprietaria della caserma avanza dal ministero dell’Interno 58mila euro. L’intera Valle Intelvi preoccupata per la sicurezza
1 La caserma dei carabinieri di Castiglione Intelvi: il ministero dell’Interno non ne paga l’affitto alla società proprietaria da due anni. C’è un debito che supera i 58mila euro2 L’alzabandiera in caserma nel giorno dell’inaugurazione. Una scena che rischia seriamente di non ripetersi se i militari verranno sfrattati dallo stabile per morosi"
title="1 La caserma dei carabinieri di Castiglione Intelvi: il ministero dell’Interno non ne paga l’affitto alla società proprietaria da due anni. C’è un debito che supera i 58mila euro2 L’alzabandiera in caserma nel giorno dell’inaugurazione. Una scena che rischia seriamente di non ripetersi se i militari verranno sfrattati dallo stabile per morosi">
La presenza dei carabinieri in Valle d’Intelvi è fondamentale per la sicurezza dei residenti e dei villeggianti. Le caserme ubicate sul territorio significano sicurezza per tutti, non solo per cittadini ma per gli enti, uffici pubblici, attività produttive, esercenti ,banche, uffici postali. Una percezione di sicurezza che potrebbe svanire perchè i carabinieri di Castiglione rischiano lo sfratto per morosità se il ministero dell’Interno non pagherà il canone di affitto annuo che ammonta a poco più 58 mila euro.
Sono scaduti i termini perentori della diffida recapitata al Dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, fatta pervenire dalla società La Torre srl proprietaria dell’immobile a mezzo dei propri legali .
Il prossimo passo sarà il processo esecutivo per il recupero di due anni di canone arretrato. Il 16 maggio 2007 venne stipulato un contratto di comodato gratuito tra Pierluigi Bianchi, legale rappresentante della società, e il viceprefetto vicario di Como Giuseppe Castelnuovo, appositamente delegato. Un contratto della durata di cinque anni.
LEGGETE l’ampio servizio
su LA PROVINCIA di MERCOLEDÌ 23 luglio 2014
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