Afa a Como: il record
Ma da giovedì
si torna a respirare

In città registrati 35,6 gradi, alta l’umidità
Dieci in Pronto soccorso per malori, tre i ricoverati

Martedì è stato raggiunto il picco massimo di questa ondata di afa da record per intensità e durata, mercoledì è attesa una perturbazione di origine atlantica e le temperature cominceranno a moderarsi entro limiti più sopportabili. I primi temporali previsti stasera ricambieranno l’aria,giovedì si dovrebbe riprendere a respirare.

Intanto in città murata e in via Castelnuovo ieri è stato raggiunto l’apice dell’estate insieme tropicale e comasca, con 35,6 gradi registrati dalle centraline del Centro meteorologico lombardo. Per una volta la temperatura massima è stata raggiunta poco prima delle 15 invece che verso le 16,30 come al solito. Effetto imprevedibile dell’elevata umidità: ha formato foschia che ha schermato l’irraggiamento del sole contenendo anche l’innalzamento ulteriore del termometro, altrimenti inevitabile nelle ore successive.

Senza questa sorta di protezione in centro probabilmente sarebbe finita come appena fuori città, dove il termometro ha superato i 36,5 gradi alle 15 nella zona di Lazzago. Le minime, per contro, da due giorni rimangono sopra i 25 gradi anche durante la notte.Se l’umidità da un lato ha contenuto il blitz all’insù del termometro, dall’altro ha peggiorato la percezione del caldo.

Al Sant’Anna i sono stati dieci gli accessi in Pronto soccorso con sintomi da caldo: si tratta prevalentemente di anziani, in serata i ricoverati erano tre mentre gli altri sono stati tenuti in osservazione in Pronto soccorso.

I consigli restano gli stessi: evitare di uscire almeno finché non cala il sole e preferire la mattina presto per fare due passi o attività sportiva, stare in locali climatizzati se possibile, tenere sempre con sé una bottiglietta di acqua fresca da bere o per bagnarsi la testa in caso di bisogno.

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