Alzate, semaforo implacabile
Niente scuse: le multe si pagano
In un anno passati con il rosso in trecento
C’è chi diceva di avere fretta di trovare una toilette
Il novero delle giustificazioni per chi passa con il rosso non pone limiti alla fantasia. Sinora sono soltanto cinque gli automobilisti che hanno azzardato scuse per essere stati fotografati al semaforo sulla Como-Bergamo. Difficile contrastare l’evidenza.
Eppure, qualcuno ci prova. Anche con le bizzarrie più improbabili. «Tra i ricorsi che sono stati inoltri al giudice di pace o alla Prefettura - dice Filippo Ballatore, comandante della polizia intercomunale di Alzate, Brenna, Anzano e Orsenigo - c’è anche un automobilista che ha provato a non pagare la multa con una motivazione strana: sosteneva che doveva raggiungere il prima possibile la toilette di un bar».
Il successore del marchingegno, ad Alzate, agisce nelle piena regolarità. E miete qualche vittima. «Il ritmo è di una multa al giorno, quasi fisiologica viste le migliaia di veicoli che attraversano quotidianamente l’incrocio - aggiunge Ballatore - in un anno abbiamo elevato circa 300 contravvenzioni per un incasso del Comune di circa 50mila euro»
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