Arno tra topi e immondizia
Il sindaco «Ora la pulizia»

Gli argini del torrente gallaratese versano in condizioni di degrado

Le rive del torrente Arno scambiate per discariche. Immondizia di ogni tipo, avanzi di cibo, lattine e bottiglie vuote. E segnalazioni dei cittadini che arrivano puntuali.

Come la lettera inviata proprio al nostro quotidiano da Ambrogio Fanali, gallaratese residente nella zona vicino all’imbocco dell’autostrada, che segnala proprio «sporcizia, lattine, bottiglie di plastica, cartacce, avanzi di cibo, sacchetti dell’immondizia» sparsi lungo il corso d’acqua e che «sono boccone prelibato per i topi di fogna».

L’altra sera, aggiunge il lettore, «ne ho contati ventiquattro che giravano indisturbati. Ho notato che ci sono vecchie e ormai distrutte trappole per roditori». E l’appello è agli amministratori e agli uffici comunali, ai quali Fanali ha inviato una mail chiedendo risposte e interventi.

Nel torrente sono tornati da qualche tempo pesci e anatre, l’acqua risulta più pulita. Ma l’immondizia gettata da incivili non manca.

«Abbiamo stanziato 100mila euro per la pulizia dell’alveo del torrente - spiega il sindaco di Gallarate Edoardo Guenzani -, i lavori sono stati appaltati e sono partiti, anche se sono limitati alle risorse disponibili».

Si prevede una pulizia generale «per prevenire ostruzioni in caso di eventuali piene», nonché l’eliminazione di vegetazione spontanea. E per quanto riguarda i gesti incivili di maleducati che gettano immondizia ovunque, assicura il primo cittadino, «abbiamo stabilito con la pattuglia della polizia locale di effettuare controlli puntuali soprattutto in determinati punti dove il problema è maggiore». Anche se non è semplice.

Il tratto nella zona di via monsignor Macchi, quello vicino all’autostrada, è stato il primo a essere toccato dalla pulizia, rimuovendo detriti dall’alveo, tagliando le essenze più voluminose, pulendo la scarpata e raccogliendo i rifiuti abbandonati. Ma qualcuno ci ha già ributtato di tutto.

Lunedì, dopo la pausa estiva, riprenderanno i lavori, con prevista la pulizia da via Ronchetti verso via Galilei e non è escluso si possano ricontrollare le rive in zona monsignor Macchi. Anche se l’inciviltà resta la pianta nociva più dura da estirpare.

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