
(Foto di archivio)
Esplode il malcontento a pochi giorni dall’introduzione della sosta a pagamento
Se la scelta accontenta la maggior parte dei residenti, a innervosirsi sono i pendolari. Erano l’ultimo baluardo della sosta libera, i posteggi a pochi passi dalla stazione di Cantù-Cermenate.
E adesso non ci sono più. I parcheggi di piazzale Sole delle Alpi, di via Rienti e di via Concilazione, da qualche giorno, sono diventati a pagamento per decisione del Comune di Cantù, tramite Canturina Servizi, l’azienda di proprietà del municipio, gestore dei parcheggi a monetina.
Il bus navetta gratuito con partenza da piazza Parini non basta perché non arriva dappertutto. E quindi, per molti, l’auto resta una risorsa indispensabile. Un euro al giorno, il costo per lasciare l’auto dove prima non si pagava, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20.
«È solo un ulteriore balzello per chi va a lavorare a Milano utilizzando i mezzi pubblici, un modo per disincentivare a farlo, con una spesa di circa ulteriori 260 euro all’anno - il pensiero di un pendolare- alla faccia della mobilità sostenibile. Negli orari di punta ci sono le code alle macchinette. L’unico parcheggio libero sull’area Rfi, di fianco alla stazione, alle 6.50 è già pieno. Gli altri posti lungo la strada sono diventati a disco orario».
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