Cronaca
Mercoledì 04 Marzo 2020
Barzio, virus, neve e sole:
in troppi a Bobbio
Sono arrivate 6mila persone ma hanno potuto salire solo 2.500, tutti gli altri in coda dalle 9 per il rientro. Solo quattro per volta in funivia e accessi contingentati per l’allerta contagio, domani gli impianti aprono alle 8.30
Piani di Bobbio a numero chiuso a causa dell’allerta Coronavirus. E tanti sciatori costretti a fare marcia indietro e tornare a casa. Le nuove disposizioni della presidenza del Consiglio dei Ministri in merito alle limitazioni per contenere la diffusione della malattia, hanno toccato anche il comprensorio turistico della Valsassina, con il gestore degli impianti, l’Itb di Barzio, chiamato a contingentare gli accessi alla cabinovia e quindi il numero totale di turisti trasportati in quota.
Obbligati dal ministero
A fare il quadro della situazione è Massimo Fossati, direttore di Itb: «Il decreto ministeriale ha ridotto la capacità della funivia a un terzo, quindi da 12 persone a un massimo di 4. Per questa ragione pensiamo di riuscire a portare in quota al massimo tra le 2000 e le 2500 persone, non di più. Perché altrimenti avremmo problemi sia in fase di salita, sia poi in fase di discesa nel tardo pomeriggio. Inoltre, sempre assecondando le normative, vorremmo evitare assembramenti particolare davanti alla partenza degli impianti».
Per questa ragione non sono stati aperti i parcheggi esterni: «Abbiamo calcolato – continua - che con quelli vicini alla funivia arriviamo già al tetto delle 2500. Con le restrizioni, la portata della cabinovia è ora di 700 persone all’ora, mentre di solito è di 2000 all’ora. Con queste modalità ci vogliono tre ore e mezze per portare in quota 2500 persone, non possiamo andare oltre anche perché poi c’è anche la discesa da gestire».
Già prima delle 9, questa mattina si era raggiunto il numero massimo di presenze.
Complice la giornata di bel tempo e le scuole chiuse, ieri sono stati davvero tantissimi a cercare di salire ai Piani di Bobbio: «C’è stata una grandissima affluenza, una richiesta enorme, probabilmente nell’ordine delle 5-6mila persone»
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