Belle spiagge e degrado
Il Ticino vuole rinascere

Da Golasecca una lezione di buona gestione Ma numerose spiagge sono trascurate.

Dieci ombrelloni, venti lettini e una spiaggia tutta da vivere: è rinata la “Melissa Beach”.

Il lido nel Comune di Golasecca tiene testa alla crisi mandando in vacanza anche chi è senza un quattrino e può fare invidia a una località balneare, tanto è pulito e curato. Con docce d’acqua dolce e bagni chimici sistematicamente svuotati.

Tutto merito di Silvio Annunziata, gestore del piccolo chiosco sulla distesa d’erba davanti al fiume Ticino, che si occupa anche di noleggiare ombrelloni e lettini e di tenere pulito il sito grazie a un accordo con il Comune. E tutti i bagnati sono soddisfatti.

Somma Lombardo

Fogadore, l’altra spiaggia. Tra i sassi del lido di Maddalena amato non solo dai sommesi, si respira ancora aria di disfatta.

Il luogo è bello, storico: non c’è sommese, di qualsiasi età, che non lo conosca. Eppure le buone intenzioni del sindaco Guido Colombo di far rinascere il sito, non si sono ancora concretizzate. Sembrava possibile ricostruire il baretto purtroppo teatro di un macabro triplice omicidio, otto anni fa.

Invece quella struttura è ancora lì, abbandonata, deturpata da parolacce scritte qua e là e da grafitti che non dimostrano un muro da far rivivere, piuttosto un reale degrado. E’ rimasta anche la sbarra davanti al piazzale.

Ora bisogna lasciare la macchina a 200 metri di distanza, al posteggio dell’ex candeggio. Ma il Fogadore continua ad essere un luogo frequentato. I bambini giocano tra i sassi, meraviglia del posto, mentre i genitori prendono il sole, si rilassano o fanno una partita a carte.. Non importa che manchino i servizi igienici e che, molto spesso, i bidoni della spazzatura sembrino implorare di essere svuotati.

Spiaggia Canottieri

Nella tarda mattinata di un mercoledì d’agosto, sono soprattutto persone da fuori Somma a popolare la spiaggia della “Canottieri”.

C’è chi ha già imbadito il tavolino da campeggio e, nell’attesa di pranzare, gioca a carte o chiacchiera; chi inumidisce il pane per distribuirlo ai cigni che arrivano vicino alla riva e ci sono i bambini che, incuranti del divieto, fanno comunque il bagno sotto l’occhio vigile degli adulti. E’ sempre stato così: anche se il Ticino non è balneabile, ci si tuffa lo stesso.

Delio Colombo è di Cavaria e conosce ormai da tempo il lido dei sommesi, a due passi dalla collina del Belvedere franata un anno fa. «Ci vengo sovente qui e sono ben contento che abbiano vietato di fare le grigliate, si sta molto meglio. «E poi mancano i bagni», ricordano in diversi. «Sì, ma se ci fossero, bisognerebbe tenerli pure puliti», aggiunge Luigi Bertolottti di Gallarate.

«Ci vorrebbe un baretto con un po’ di servizi, senza esagerare. Qualcuno che dia anche un occhio. L’altro giorno, qui, c’erano una montagna di lattine e spesso ci sono troppi rifiuti in giro».

Leggi la pagina speciale sulle spiagge del Ticino su La Provincia di lunedì 26 agosto

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