Bossetti, interrogata
anche la suocera

Le indagini sul presunto assassino di Yara Gambirasio. L’avvocato: ha risposto a tutte le domande

È iniziato alle 10 al comando provinciale dei carabinieri di Bergamo l’interrogatorio della suocera di Massimo Bossetti, l’artigiano in carcere perché accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio. Per Adelina Bolis, madre della moglie dell’artigiano edile di Mapello, Marita Comi. si tratta di un interrogatorio come persona informata sui fatti.

L’interrogatorio è durato circa un paio d’ore: al termine l’avvocato Claudio Salvagni ha affermato di «non poter dire niente del merito». Ma ha altresì aggiunto che Adelina Bolis a «pur potendo avvalersi della facoltà di non rispondere, ha comunque risposto a tutte le domande».

Si presume che l’interrogatorio sia stato incentrato in particolare sui rapporti fra Bossetti e i suoi familiari. Adelina Bolis, infatti, abita nello stesso edificio dove risiede la famiglia Bossetti, alla Piana di Mapello. Dunque la donna potrebbe contribuire a delineare un quadro più preciso sulla vita quotidiana del genero, all’apparenza priva di ombre, almeno stando alle parole della moglie Marita e dello stesso indagato.

Una vita metodica e sempre uguale: questo è andato ripetendo Bossetti al pm Letizia Ruggeri e agli ufficiali del Ros dei carabinieri, che durante gli interrogatori hanno insistito molto sulle sue abitudini e (in particolare nell’ultimo faccia a faccia) sui rapporti con la moglie Marita Comi. Quest’ultima, anche lei più volte sentita dagli investigatori come persona informata sui fatti, ha confermato le parole del marito.

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