Cronaca / Cantù - Mariano
Giovedì 27 Giugno 2013
Botte in testa al rivale dopo la rissa
Non fu tentato omicidio: due anni
Ieri l’epilogo in Tribunale dell’aggressione avvenuta in via Vergani a Cantù nel marzo scorso. L’imputato ha ottenuto la sospensione della pena
Colpì il rivale alla testa, ma non fu tentato omicidio. È tornato in libertà il giovane nigeriano arrestato per aver mandato all’ospedale un connazionale.
Edos Osazee, 31 anni, è stato condannato ieri mattina - con rito abbreviato - a due anni di carcere per lesioni personali. Ma il giudice ha concesso i benefici della sospensione condizionale della pena.
Niente carcere, dunque, a patto che il giovane nigeriano sconti un anno di lavori socialmente utili.
L’episodio risale agli inizi del marzo scorso. A finire in ospedale, con un trauma cranico, Solomon Oduh, 38 anni.
L’aggressione, avvenuta in via Vergani, era sfociata al termine di una rissa alla quale avevano partecipato altri quattro cittadini nigeriani: le mogli dei contendenti e altri due parenti del ferito.
Il servizio su La Provincia in edicola giovedì 27 giugno
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