Brienno, il sindaco attacca
«I miei colleghi? Menefreghisti»

Duro scontro sul caso scuolabus e sui pagamenti del servizio

«Approccio sprezzante. Così il sistema fallisce per incapacità»

L’appello del sindaco di Brienno, Patrizia Nava, rivolto a dare la sveglia ai comuni della Riva Romantica in fatto di aggregazioni e convenzioni ha prodotto i primi assennati effetti. Quello lanciato è stato un richiamo con parole pesanti.

«Nei nostri territori - scrive la Nava ai colleghi di Moltrasio, Carate Urio e Laglio - le gestioni associate sono destinate a fallire per l’incapacità degli amministratori locali di intuire la ratio e le potenzialità. Si assiste quotidianamente a un approccio menefreghista e sprezzante del quadro normativo di riferimento nella convinzione che ogni amministratore sia investito del potere di dettare la legge nel proprio territorio. Non si è ancora metabolizzato il concetto che i servizi ricadenti nell’ambito di una funzione fondamentale siano da gestire in forma associata nel senso che la funzione fondamentale è di competenza del comune capo-convenzione tenuto a adottare gli atti necessari e lo stesso comune capo porta in attuazione le decisioni assunte dalla conferenza dei sindaci nel rispetto delle norme che la riguardano».

L’inatteso intervento della Nava, che i singoli sindaci si sono guardati bene dal rendere pubblico, ha avuto origine dalla questione del pagamento dello scuolabus gestito da Laglio a servizio della scuola elementare locale frequentata dai bambini di Carate, Laglio, Brienno, Argegno, Colonno e di altri paesi nell’ambito di una convenzione attinente i servizi scolastici che trova Moltrasio quale comune di riferimento.

Il fatto che Moltrasio abbia la sua scuola e non abbia a mandare bambini alle elementari di Laglio, secondo lo spirito della lettera di Patrizia Nava, non ha influenza nella predisposizione del piano di riparto degli oneri, previsti in 50 euro al mese per ciascun bimbo che devono essere versati dalle famiglie o attraverso un riparto con il municipio di appartenenza come hanno già deciso di fare Laglio e Brienno con 30 euro a carico delle famiglie e il resto coperto dal comune. La tiratina d’orecchi del sindaco briennese, ha dato luogo a un pronunciamento del Mif, Movimento insieme per il futuro che si sta battendo per la fusione dei paesi del Basso Lario e a una nota di chiarimento del sindaco di Laglio Roberto Pozzi: «La cecità degli amministratori dei quattro comuni - scrive il Mif rappresentato dall’ex sindaco di Moltrasio Celestino Villa - è disarmante. I rappresentanti dei vari paesi non vanno d’accordo su nulla, firmano convenzioni, ma in realtà pensano solo al proprio orticello». n

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