Bruciano l’auto dell’assessore
«C’entra il Comune»

Carlazzo: sembrava un banalissimo guasto all’impianto elettrico, poi l’inquietante scoperta

L’allarme del primo cittadino, lei non commenta e sporge denuncia contro ignoti

Non è stato un caso sfortunato. Qualcuno ha voluto che l’automobile dell’assessore andasse a fuoco. L’origine dolosa di quell’incendio è emerso a distanza di giorni. E lascia comunque un alone di inquietudine e, soprattutto, molta amarezza tra le persone coinvolte.

La vicenda sembrava riconducibile a un minuscolo fatto di cronaca. Lo scorso fine settimana era andata a fuoco l’auto di Alba Rita Bassi, vicesindaco fino a un mese e ancora in carica con l’incarico di assessore. Sulle prime sembrava un incendio dovuto a un guasto dell’impianto elettrico, una delle possibile disdette che capitano a tutti.

Ma a distanza di giorni, quando il meccanico stava cercando di smontare i pochi pezzi dalla Fiat Panda che si erano salvate dalle fiamme, ecco la scoperta di una manomissione che avrebbe provocato o comunque favorito il rogo.

Si è trattato, insomma, di un inequivocabile atto doloso. L’auto si trovava all’interno della proprietà privata dell’assessore. Il sindaco Giuliano Cerrano, esprime innanzitutto solidarietà alla collaboratrice di giunta: «Siamo tutti disgustati per quanto accaduto e facciamo quadrato attorno ad Alba Bassi.

Quello che è successo è un bruttissimo episodio che non avremmo mai voluto succedesse. Chi ha agito l’ha fatto sicuramente per qualcosa legato all’attività amministrativa dell’assessore Bassi». E la prospettiva, alla luce delle dichiarazioni del sindaco, si fa ancora più inquietante.

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