Brunate, errori in bolletta
Da Acsm rimborsi per l’acqua

Acqua più cara a Brunate, Acsm rimborsa in bolletta il mancato preavviso. Nuovo episodio nella vicenda dell’acqua più costosa della provincia, a Brunate, infatti, si arriva a pagare circa 9 euro al metro cubo d’acqua.

Di fatto Acsm, come concordato anche a seguito di incontri con Adoc, l’Associazione difesa orientamento consumatori, ha rimborsato gli utenti brunatesi per il mancato preavviso sulla variazione degli scaglioni determinati contrattualmente.

La cifra varia in base ai consumi, va da pochi euro a qualche decina di euro. I brunatesi avevano ricevuto delle bollette relative al primo trimestre con aumenti immotivati. Bollette del consumo trimestrale idrico che, paragonate allo stesso periodo dell’anno prima, rincaravano di oltre il 50%. L’arcano fu svelato, anche se non velocemente: dai 144 metri cubi contrattuali all’anno di tariffa agevolata si è passati a 108 metri cubi annui perdendo per strada 36mila litri d’acqua che al posto che essere a tariffa agevolata vengono conteggiati con una tariffa più alta. Da 0,767 euro per il consumo ordinario, si passa alla tariffa base di 2,063 euro fino ai famosi 108 metri cubi annui, dopodiché, al primo superamento, la tariffa schizza a 4,75 euro al metro cubo e poi sale fino alla tariffa record di circa 9 euro al metro cubo.

Tra l’altro, il salto tariffario agevolato non riguarda solo chi è passato da 144 metri cubi a 108, ma anche tutti coloro che avevano 216 metri cubi a tariffa agevolata, riducendo della metà il consumo a tariffa agevolata.

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