Cronaca / Como città
Mercoledì 20 Agosto 2014
Bruni e il Bologna Calcio
Diamanti e 15 milioni
L’ex sindaco ha chiarito i contorni dell’operazione che lo vede alla guida di un gruppo di co-fidi. Qui l’intervista alla tv bolognese E’ tv
L’ex sindaco Stefano Bruni ha fatto martedì la sua prima uscita pubblica a Bologna per presentare la cordata che vuole rilevare la società di calcio.
(Qui l’intervista alla tv bolognese E’ tv)
Ha chiarito in una conferenza stampa al Tennis club dell’aeroporto di Bologna il suo ruolo nella vicenda seguita non solo a Bologna, ma da tutte le testate sportive italiane e, cioè, che lui è «presidente di un consorzio di fidi all’interno del quale è emerso il desiderio di tentare un’avventura nel calcio italiano con investimenti importanti». Ha spiegato i contorni dell’operazione dal punto di vista tecnico precisando che le pre-condizioni per poter portare avanti la trattativa sono innanzitutto che l’attuale presidente del gruppo di maggioranza Albano Guaraldi ceda il pacchetto e faccia entrare il nuovo socio « che investa nella società, della quale non conosciamo la situazione patrimoniale reale, anche se a noi risulta un debito di 20-25 milioni». Proprio Bruni ha svelato che il socio finanziatore della cordata romana e del consorzio di cui l’ex sindaco è presidente, è la GDiamonds, società «quotata alla borsa di Vienna che si occupa di investimenti in diamanti e pietre preziose». E ancora: «Abbiamo un appuntamento telefonico il 25 agosto con Guaraldi che speriamo si concretizzi in un incontro per chiarire tutto. Noi siamo pronti». In pratica l’attività di Bruni è professionale, nel senso che non c’è un suo investimento economico personale nell’operazione che punta all’acquisizione del Bologna calcio.
L’obiettivo della cordata che riunisce la società austriaca di diamanti e la cordata romana (ma ci sarebbero altri gruppi interessati) è un «piano quinquennale per riportare il Bologna ai massimi livelli». Insomma, in serie A. Nuova puntata lunedì prossimo. Tra Bruni e Guaraldi.
Per ora al telefono, poi chissà, magari direttamente al Dall’Ara.
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