Ca’ d’industria, lavanderia a caro prezzo
Appalto da 110mila euro in più all’anno

Il costo è aumentato del 20%. Alcuni servizi dati in subappalto alla vecchia società

Il servizio lavanderia a Ca’ d’Industria costerà, quest’anno, poco meno di 560mila euro. Un dato che ha acceso il dibattito all’interno del consiglio di amministrazione della casa di riposo. Il numero, in sé non dice molto, se non viene affiancato ad altre due voci: la prima riguarda il costo dell’appalto precedente (o, meglio, della fornitura di quest’anno qualora si fosse confermata la prosecuzione con il precedente fornitore); la seconda è la curiosità in base alla quale parte dei servizi di lavanderia sono stati subappaltati dalla società vincitrice dell’appalto alla vecchia gestione.

Il nuovo appalto per il «servizio di noleggio, lavaggio, sanificazione, asciugatura, stiratura e piegatura della biancheria» è stato vinto dalla “Servizi ospedalieri”, società che fa parte del gruppo Manutencoop, cooperativa molto nota nella sanità comasca avendo in gestione un gran numero di servizi all’ospedale Sant’Anna.

Quella di “Servizi ospedalieri” è stata giudicata dalla commissione aggiudicatrice l’offerta economicamente più vantaggiosa. I numeri raccontano di una spesa a bilancio, per quest’anno, di 578mila euro, con un incremento di oltre il 20% rispetto a quanto sarebbe costata la prosecuzione della fornitura con la “New cleaning”. Stando a una relazione presentata ai consiglieri di amministrazione, l’aumento dei costi sarebbe legato a una serie di servizi non previsti dal precedente appalto.

«Il prezzo indicato a base di gara - è quanto sottolineato nell’atto distribuito ai consiglieri - risulta essere inferiore alla media dei prezzi di mercato e notevolmente inferiore ai prezzi indicati dall’autorità di vigilanza dei contratti pubblici». Inoltre «è stata prevista una clausola che evita il minimo garantito», precisazione inevitabilmente legata alle polemiche - e agli appunti della magistratura, che ha dichiarato illegittimo quell’appalto - sull’esternalizzazione del servizio mensa, costato anche un processo all’ex presidente Domenico Pellegrino.

La consulenza informatica

Ma quella sui costi del nuovo servizio lavanderia non è la sola polemica scoppiata tra gli amministratori della casa di riposo. Un altro tema tiene banco: la concessione di una consulenza informatica alla società dell’ex consigliere comunale del Pdl Gianluca Lombardi, la GL consulting.

A chiedere chiarimenti è stato uno degli amministratori di Ca’ d’Industria, Simone Gatto, che ha sottolineato il costo al giorno del “progetto di regia informatica e virtualizzazione” della casa di riposo approvato - addirittura lo scorso mese di febbraio, ma la questione è emersa solo nelle ultime settimane - dallo stesso Cda: 720 euro più Iva al giorno per un minimo di 8 giorni di lavoro (e quindi un costo complessivo - Iva inclusa - di poco superiore ai 7mila euro).

Il presidente uscente di Ca’ d’Industria Paolo Frisoni, ora assessore comunale, si limita a commentare: «Tutto era stato regolarmente approvato dal consiglio, ma per motivi di correttezza non ritengo corretto intervenire senza aver interpellato prima i consiglieri».n

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