Cronaca / Como città
Sabato 13 Luglio 2013
Camerlata, rapina e paura al bar
«Mi hanno legato mani e piedi»
Via Canturina, la mamma del titolare immobilizzata dai banditi
Tre minuti di terrore: «Ho urlato, poi mi ha liberato un cliente»
«Mi hanno legato mani e piedi, poi mi hanno chiusa in cucina. Poco dopo mi ha liberato un cliente. Sarà durato tutto tre minuti».
Tre minuti di terrore. Lei, Lorella, madre del giovane titolare del Caffè B e B di via Canturina 47, non può certo dimenticare quella terribile aggressione, avvenuta nelle prime ore della giornata di giovedì. I due uomini con il passamontagna, l’aggressione, il nastro adesivo a polsi e caviglie. E poi le sue grida d’aiuto e, per fortuna, l’intervento del cliente.
Incubo di prima mattina
Il suo incubo è iniziato attorno alle 6. Lorella, che di professione parrucchiera, dà saltuariamente una mano al figlio, aveva aperto il bar ed era andata in cucina. «Stavo iniziando a scaldare le brioches - ha spiegato - quando sono arrivate queste due persone. Avevano il volto coperto da un passamontagna e mi hanno presa. Mi hanno legato mani e piedi e poi mi hanno chiuso dentro in cucina».
I due rapinatori, quindi, si sono dedicati al cambiamonete, che conteneva circa un migliaio di euro.
Ma alla fine sono scappati di corsa: «Non parlavano in italiano, Quasi certamente erano nordafricani - racconta ancora Lorella - Rinchiusa nello sgabuzzino, ho iniziato a urlare e a chiedere aiuto».
Le grida della donna sono state sentite da un cliente che, entrato nel bar vuoto, ha seguito le urla e ha aperto la porta della cucina.
«Mi ha liberato. Tutto sarà durato al massimo tre minuti». Pochi minuti che, però, alla sfortunata sono sembrati davvero interminabili. Subito dopo è stata chiamata la polizia e in via Canturina sono arrivati gli agenti delle Volanti. «Non sono stata picchiata, per fortuna. Ma lo spavento...».
Già subìto un furto a giugno
Alla fine i due banditi, nel breve tempo della loro azione, sono riusciti a portare via solo il cambiamonete. Nessuno sarebbe riuscito a vedere dove i due siano scappati e con che mezzo.
«Purtroppo - conclude la donna - non è il primo episodio di questo genere. Solo un mese fa erano entrati di notte per portare via le macchinette».
In effetti, lo scorso 10 giugno attorno alle 4 è scattato l’allarme del bar. Dalla centrale operativa dell’istituto Sicuritalia sono poi arrivati i vigilantes assieme agli agenti della squadra volante della Polizia. I ladri erano riusciti a rubare i soldi all’interno di tre videopoker e del cambiamonete,:
L’allarme era scattato probabilmente in ritardo, con i ladri che erano riusciti, in quella occasione, a utilizzare un particolare nastro che aveva reso “cieco” il sistema d’allarme.
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