Cronaca / Cantù - Mariano
Mercoledì 23 Ottobre 2013
Cantù, bufera sul Comune
«Giusto punire chi sbaglia»
Sindacati d’accordo sul rigore ma dissentono sui modi del sindaco
Lettera-appello al prefetto: «Le sanzioni spettano ai dirigenti»
All’ennesimo attacco hanno deciso di rispondere compatti, e di rivolgersi direttamente al prefetto Michele Tortora perché si confronti col sindaco Claudio Bizzozero e lo spinga a cercare il dialogo con i lavoratori di piazza Parini e non l’invettiva mediatica.
Perché «da parte nostra non vi è alcuna difesa corporativa e pregiudiziale del lavoratore pubblico che se sbaglia è giusto ne risponda, ma attraverso strumenti legittimi e di garanzia».
A sottoscrivere il documento unitario i tre segretari provinciali, Alessandro Tarpini della Cgil, Gerardo Larghi della Cisl e Salvatore Monteduro della Uil, le rispettive federazioni del Pubblico impiego e il Diccap, in seguito alle esternazioni del sindaco canturino che ha affermato «decenni di cialtroneria diffusa hanno abituato molti, per fortuna non tutti, a lavorare con i piedi, tanto nessuno risponde mai di niente».
Particolarmente grave, secondo i sindacati, è l’ultimo invito ai cittadini a fare delazione sui “lavativi”: «In un momento di crisi e tensioni sociali, alimentare un malcontento crescente verso le istituzioni rischia di condurre a gesti irresponsabili. Come rappresentanti del pubblico impiego abbiamo purtroppo vissuto recentemente espressioni violente di dissenso, sino alle estreme conseguenze».
«Può capitare a tutti di sbagliare, in ogni azienda – dice Manila Zucchi della Rsu – ai lavoratori per primi spiace quando accade, ma l’importante è porvi subito rimedio. Il sindaco non è nella posizione di prendere provvedimenti ma possono farlo i dirigenti, sia con richiami verbali, che scritti, fino alle sanzioni».n.
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