Cantù, consiglio straordinario
per discutere della moschea

L’assemblea pubblica fissata per sabato mattina

Il sindaco aveva promesso di consultare i cittadini

Due anni fa in campagna elettorale Claudio Bizzozero, allora non ancora sindaco, disse pubblicamente che nel caso in cui fosse giunta in Comune la richiesta di realizzare una moschea in città, avrebbe certamente indetto un referendum per chiedere ai cittadini la loro approvazione.

E ora il centrodestra cittadino, ricompattatosi per l’occasione, sabato mattina gli chiederà pubblicamente di rispettare quella promessa.

È fissato a partire dalle 9 il consiglio comunale straordinario convocato su richiesta delle minoranze, richiesta firmata dalla Lega, da Wolfango Masocco, eletto con il Pdl, da Paolo Frigerio di Autonomia Canturina e da Attilio Marcantonio di Fratelli d’Italia. Mancano solo il Partito Democratico e Giorgio Masocco di Autonomia Lombarda.

La questione è nota. In un capannone di via Milano al 127 C, cinque associazioni di stranieri attive in città apriranno un luogo di culto. Forse già a inizio 2015.

La Lega, nei mesi scorsi, ha raccolto circa 3mila firme di cittadini contrari a questo progetto; firme allegate alla mozione depositata in municipio.

Anche l’assessore regionale Viviana Beccalossi, in una nota inviata nel mesi scorsi ai consiglieri della Lega in risposta a un loro quesito, sottolineava che l’iter seguito per concedere nel piano di governo del territorio l’apertura della moschea sarebbe manchevole.

Da qui la richiesta delle opposizioni di bloccare la procedura per l’insediamento e indire prima un referendum tra i cittadini, prendendo solo alla luce del risultato la decisione definitiva.

Richiesta che difficilmente la maggioranza accoglierà. Anche perché il pgt che prevede la nuova destinazione urbanista è ormai pienamente e legittimamente in vigore.

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