Cronaca / Cantù - Mariano
Lunedì 05 Agosto 2013
Cantù, il mare di chi resta
In piscina numeri record
A luglio 16mila biglietti, 2mila più di un anno fa. Incassati 105mila euro. Ieri altro tutto esaurito. E un bar di Fecchio s’inventa la spiaggia urbana
C’è il bar che, fingendosi stabilimento balneare, pur non avendo la battigia come attrazione principale, ha aperto la spiaggia in piena periferia, a Fecchio, dove al massimo c’è la campagna. E c’è l’esercito del surf, anche se non ci sono onde da cavalcare, che quest’anno si conta, nella Città del Mobile, non bagnata dal Mediterraneo, a migliaia crescenti. Sono quasi 16mila - 2mila in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - gli ingressi, in tutto il luglio 2013, per le vasche e il prato sintetico della piscina comunale all’aperto di via Giovanni XXIII. Anche adesso che è agosto, nonostante la città vada verso il teorico svuotamento, non si smette di graticolare al sole.
Nelle ore più calde, dall’altra parte della città, non c’era invece affollamento alla Spiaggia 46, numero dedicato al celebre Valentino Rossi della moto. Va meglio di sera, dice Lorenzo Stocco, creatore dell’iniziativa da bar. «C’è chi preferisce stare qui nella spiaggia che ci siamo inventati, piuttosto che in altri tavoli - afferma dal Caffecchio, vista su via per Alzate - anche se non c’è il mare, si può far finta». Ideale per i fanatici dell’aperitivo stile Jesolo, con la sabbia che al massimo si vede via cellulare. Altrimenti, chiudere occhi e fantasia.
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