Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 12 Luglio 2013
Cantù, pizzo contro pizzo
Campagna anti-mafia
Le ricamatrici alleate del Progetto San Francesco
Una coccarda arancione simbolo di legalità verrà donata al vescovo Coletti e ad altre personalità
È come se le merlettaie si fossero messe di traverso ai boss di ’ndrangheta, camorra e mafia. Ovvero: il pizzo contro il pizzo. Da una parte, il pizzo inteso come ricamo e raffinatezza sempre di moda. Dall’altra, il pizzo nella sua accezione più negativa: la mafia. O, meglio dire, le mafie, nel costellato panorama malavitoso italiano. Come è risaputo, il Nord Italia non può dirsi esente. E proprio “Il pizzo contro il pizzo”, è la frase con cui, a livello nazionale, si sta facendo conoscere quel filo arancione girato con i fuselli. Come nella migliore delle tradizioni artigianali di Cantù e con il totale appoggio del Progetto San Francesco, il primo centro studi sociali contro le mafie, sede a Cermenate.
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