Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 26 Luglio 2013
Cantù, sindaco e residenti
alla cena del ramadan
Tra i fedeli in preghiera per il Ramadan, alla palestra di via Baracca, l’altra sera c’erano il sindaco Claudio Bizzozero e anche un drappello di residenti
Tra i fedeli in preghiera per il Ramadan, alla palestra di via Baracca, l’altra sera c’erano alcuni ospiti speciali.
C’erano il sindaco Claudio Bizzozero, esponenti della maggioranza e anche un drappello di residenti della zona, una trentina. Per testimoniare la pacifica convivenza di questi giorni.
La comunità islamica - promotrice un’associazione di cittadini marocchini - ha ottenuto l’utilizzo della struttura pagando regolare affitto, 850 euro e 350 di cauzione, e dai primi di luglio vi si riunisce in preghiera ogni giorno dalle 21 alle 24.
Il sindaco fin da subito aveva chiarito che la concessione è stata accordata a patto di non creare disagi ai residenti con l’importante afflusso di persone e auto. E infatti le auto vengono lasciate al parcheggio del centro sportivo Toto Caimi per limitare i disagi. «Andai personalmente casa per casa – dice – e a una residente diedi il mio numero di cellulare, invitandola a chiamarmi senza esitazione se ci fossero stati problemi. Ma non ho ricevuto alcuna chiamata». O meglio una sì, quella d’invito a partecipare a una serata. Alla palestra mercoledì sono arrivati oltre al sindaco anche il vice Francesco Pavesi, l’assessore Roberta Molteni, consiglieri di Lavori in corso – compreso il capogruppo Mimmo Arnaboldi – e Cantù Rugiada. E poi il prevosto emerito monsignor Lino Cerutti, che ha portato il saluto della comunità cristiana a nome di tutti i sacerdoti cittadini.
«Ci hanno ringraziato – racconta Bizzozero – ma ho ribadito che non è necessario perché garantire la liberà di culto è un dovere istituzionale e io ho giurato sulla Costituzione. Non ci compete mettere a disposizione fondi, non ci compete costruire chiese o moschee, ma far sì che ognuno possa professare la propria fede».
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