Cantù: truffa per una jeep
Assolto dal tatuaggio

A suo nome, in modo truffaldino, nel 2005 era stato chiesto un finanziamento da 27mila euro, risultato ovviamente problematico, per l’acquisto di una Jeep Cherokee

La sua odissea giudiziaria da innocente è durata nove anni. Perché a suo nome, in modo truffaldino, nel 2005 era stato chiesto un finanziamento da 27mila euro, risultato ovviamente problematico, per l’acquisto di una Jeep Cherokee, da lui mai vista.

Lo ha scagionato del tutto il titolare della concessionaria di Bussolai, Savona, arrivato a deporre come teste della difesa al Tribunale di Como: davanti al giudice Antonella Mariconti, , il commerciante ha giurato che l’imputato non poteva essere la stessa persona che si presentò al momento dell’acquisto. A differenza del compratore, tutt’oggi non identificato, Matteo Ballabio, 36 anni, di Cantù, non ha un tatuaggio cinese sul collo.

La jeep è anche stata la causa di circa mille euro di multe, ad oggi rimaste a carico di Ballabio, collezionate da chissà chi tra Genova e Roma. Stornabili, si spera, grazie alla sentenza.

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