Caro parcheggi

Canturini furiosi

Indignati soprattutto per la sosta a pagamento

vicino all’ospedale: «Tartassano chi ha bisogno»

Cantù

Adesso metteranno una tassa anche sull’aria, è l’ultima frontiera rimasta. Qualcuno, con spirito un po’ più salace, ipotizza che la tassa venga applicata anche ogni volta che si vada alla toilette.

Il risultato è sempre lo stesso, taglia pragmaticamente corto una minuta ma determinata anziana canturina: «Tant a pagà sarem semper nunch». Non è stata accolta bene, come c’era da aspettarsi, la decisione dell’amministrazione comunale di istituire la sosta a pagamento al grande parcheggio in via Caduti di Nassiriya, l’area a cui fanno riferimento gli utenti dell’ospedale, a partire dal 1 agosto.

Gran via vai di gente, tra visite specialistiche a cui presentarsi o da prenotare, esiti da ritirare. Canturini ma non solo, visto che il Sant’Antonio è punto di riferimento per i cittadini del Canturino e del Marianese.

Tutti di fretta, molti di cattivo umore e d’altronde in ospedale non ci si va di solito per diletto. Tutti contrariati dalla scelta della giunta guidata da Claudio Bizzozero, né la motivazione, ovvero la necessità di far quadrare i conti di Canturina Servizi e soprattutto le ingenti perdite derivanti dalla gestione della piscina, migliora le cose. E chi non se la prende troppo ammette che il motivo è la rassegnazione. Perché a Como l’esborso è persino peggiore.

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