Carta attorno alle ruote e fiammiferi
Il rogo delle auto è cominciato così

Tra le ipotesi del movente, quello di una prova di forza tra bande rivali di stranieri

«La gente ha paura, soprattutto gli anziani. Non era mai successo nulla del genere»

Il modus operandi di chi ha appiccato il fuoco a sei auto nella notte tra mercoledì e giovedì, nel quadrilatero piromane del centro città, rasenta il banale: carta attorno alla ruota e fiamma, si può pensare, di un accendino.

Così a giudicare dai resti rinvenuti dai proprietari attorno alle carrozzerie, alcune annerite in parte, altre liquefatte o addirittura carbonizzate.

Tra le ipotesi che si rincorrono per il paese, oltre al gesto delinquente di qualche giovane, un regolamento di conti tra gruppi rivali, si dice, di stranieri. Per il controllo del quartiere, a volerlo definire così. Una prova di forza, nel caso, giocata sulla pelle degli ignari proprietari d’auto.

All’elenco si è aggiunta solo l’altroieri sera la denuncia ai Carabinieri di Alberto Colombo per la sua Chevrolet Kalos, via Garibaldi, danni limitati a gomma posteriore destra, striscia verticale nera di una decina di centimetri dal parafango al tettuccio. Ruotino di scorta e via, al lavoro, con l’auto marchiata dai vandali. Negozianti e residenti ricordano l’elenco. Tra corso Brianza e via Pace la Ford Kia. Dall’altra parte della strada, sull’ampio parcheggio vicino a via Risorgimento, un Suv danneggiato. Stesso indirizzo, poco più avanti, in una corte, la Lancia Musa di cui è rimasta la carcassa bianco cenere. Ancora, via Palestro, la Ford Fiesta a bordo strada di una signora residente nel palazzo sovrastante, al quinto piano. Fiancata sinistra in parte fusa. Dall’altra parte di piazza Roma, in via Indipendenza, un altro veicolo.

L’articolo completo sul giornale in edicola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA