Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 19 Luglio 2013
Carugo, il perdono della mamma
«Uccise mio figlio, una disgrazia»
Un anno fa la morte di Francesco Ray Xavier travolto da un amico in auto: «Roberto non fece apposta e poi non riuscirei a vivere con l’odio nel cuore»
«Francesco mi manca ogni giorno, in ogni momento e in ogni cosa che faccio. Sono arrabbiata, ma non ho perso la fede e l’unica spiegazione che mi sono data per la sua morte, è che suo fratello Jeremy avesse bisogno di averlo al suo fianco in paradiso. Si dice che Dio prenda i fiori più belli e Francesco era speciale».
Non c’è disperazione, ma serenità nelle parole di Gabriella Gilardi, la mamma carughese che ha dovuto affrontare il dolore più atroce che un genitore possa sopportare: la scomparsa di un figlio. E non una, ma due volte.
Il fratello Jeremy
Il primo, Jeremy, se l’è portato via un neuroblastoma quando aveva solo nove anni, mentre Francesco Ray Xavier se n’è andato il 19 dicembre scorso a 25 anni, dopo quattro mesi di strenua lotta contro la morte sopravvenuta a causa delle ferite riportate nell’incidente stradale del 3 agosto scorso. Era una calda notte d’estate quella che in via Piave a Cabiate ha tracciato un solco indelebile non solo nella vita di Francesco, ma anche dell’amico Massimo Abbondi anche lui falciato (ha riportato la frattura di entrambe le gambe) dall’auto guidata dall’amico comune Roberto Burcheri al termine di una serata trascorsa in compagnia.
Non si è mai saputo cosa sia realmente accaduto alle 2.28 di quella notte di circa un anno fa, ma alla mamma poco importa perché sin da subito, con grande stupore di tutti, ha perdonato l’investitore di suo figlio che tuttora frequenta la sua casa: «Tanti mi dicono che sono matta, ma io so che ho fatto bene: Roberto non l’ha certo fatto apposta, voleva bene al mio Francesco. Sono quelle disgrazie che possono capitare a tutti e poi non riuscirei a vivere con l’odio nel cuore».
Il servizio su La Provincia in edicola venerdì 19 luglio
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