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Cronaca / Como città
Lunedì 28 Aprile 2014
Case per disabili e separati
«Ci sono, ma non le aprono»
Pia Pullici, una vita per i più deboli, attacca sul destino dell’ex casa albergo di via Volta
«Aspettiamo da mesi il bando per un progetto di housing sociale che non decolla mai»
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Como
«Sulla ex casa albergo di via Volta è ancora tutto fermo: dal Comune il bando per la progettazione si rimanda da mesi, l’ultimo rinvio è datato aprile ma non c’è ancora un piano che sia stato portato a conoscenza della città... In altre parole l’housing sociale è un’emergenza che Como non considera».
È severo il giudizio di Pia Pullici, fisioterapista ed ex consigliere comunale ed anima di realtà quali Sim-patia e Thais, associazioni che da sempre lavorano anche con disabili gravissimi. La casa albergo chiusa dall’ottobre 2012 è finita al centro di un interessante progetto per condominio solidale presentato nel novembre scorso dalla lista Per Como: in prima linea Roberta Marzorati e Mario Molteni, oltre alla stessa Pia Pullici, in collaborazione con una serie di associazioni e realtà comasche che si occupano dei più deboli.
L’obiettivo è quello di rivitalizzare un immobile del Comune abbandonato da troppo tempo che ha ben 39 mini appartamenti ma anche palestra, bar e ristorante dove per esempio la gente potrebbe ritrovarsi anche per momenti ricreativi. Secondo le ipotesi avanzate nel progetto il condominio solidale potrebbe dare ospitalità per esempio a disabili ma non solo.
Un lungo elenco di bisognosi
«Anche a donne sole con figli, papà separati e anziani autosufficienti - prosegue Pia Pullici - Questi ultimi, per esempio, adesso a Villa Celesia sono molto più isolati, mentre in via Volta sarebbero più indipendenti e vivacizzerebbero la città».
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