Caselle mail di Libero e Virgilio di nuovo in funzione. E ora gli utenti chiedono un risarcimento: ecco come

Tecnologia Il disservizio iniziato nella notte tra il 22 e il 23 gennaio e terminato solo ieri, 27 gennaio, ha privato quasi 9 milioni di utenti della possibiltà di consultare, inviare e ricevere le mail sia su desktop che da smartphone

Un disservizio informatico tra i più gravi degli ultimi anni: così è stato catalogato il down che all’inizio della settimana (dalla notte di domenica 22 gennaio) fino a ieri, venerdì 27, per molti utenti era impossibile accedere alle proprie caselle mail tramite i server Libero e Virgilio, sia su desktop che tramite smartphone. Il disservizio secondo le stime ha interessato 9 milioni di caselle mail. Sono state bloccate sia le caselle mail gratuite, sia gli abbonamenti a pagamento che quelli di chi utilizza i due servizi professionalmente.

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«Ad oggi tutte le caselle di posta Libero Mail e Virgilio Mail sono accessibili via webmail (ovvero sui portali libero.it e virgilio.it)», lo comunica Italiaonline (società cui appartengono sia Libero che Virgilio), anche se per «l’accesso tramite Libero mail app e Virgilio mail app, questo è adesso pienamente disponibile per gli utenti Android, mentre non è ancora completo per gli utenti iOS». Italionline si sta occupando in queste ore anche del progressivo reintegro dei messaggi inviati agli utenti nei giorni scorsi e che a causa del down dei server non sono stati visualizzati. Questi messaggi verranno recapitati progressivamente, a seconda del comportamento dei provider di posta che hanno gestito il traffico delle e-mail negli ultimi giorni.

Diversi sono però gli utenti che intendono fare reclamo per il danno subito in questi giorni: infatti, sebbene i server siano tornati a funzionare, diverse persone non hanno avuto modo di accedere a comunicazioni rilevanti nel corso del disservizio.

Una prima possibilità che si presenta a questi utenti è quella di richiedere un risarcimento presso l’Aeci (Associazione europea consumatori indipendenti): è necessario compilare un modulo, disponibile, pagando due euro, a questo link.

Il Codacons invece propone una class action per ricevere danni materiali e morali, chiedendo all’azienda di “disporre indennizzi diretti in favore di tutti gli utenti coinvolti nel disservizio“. Al momento, tuttavia, non ci sono dettagli su quello che il Codacons voglia fare “a tutela dei 9 milioni di italiani”.

Si tratta per ora di primi tentativi sui quali Italiaonline non si è ancora espressa, non resta quindi che attendere maggiori informazioni sulle modalità e possibilità di risarcimento per gli utenti di Libero e Virgilio.

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