Cronaca / Como cintura
Sabato 10 Agosto 2013
Cernobbio, bella ma costosa
Nuova discarica, i conti non tornano
Cernobbio, si mira ad ampliare l’utenza della piattaforma ecologia
L’assessore: «Ci sono altri Comuni interessati». Il rischio è che alla fine paghino i cittadini
Bella, funzionale, di facile accesso, superdotata di servizi, ma difficile da gestire e soprattutto costosa.
La piattaforma ecologica realizzata dalla passata amministrazione in viale Matteotti, a 150 metri dal confine con Maslianico, rappresenta un fiore all’occhiello, ma anche grattacapo per le finanze cernobbiesi, nonostante l’impegno di un’associazione di volontari da poco costituita che per assolvere ai molteplici servizi è costretta a avvalersi dell’onerosa cooperazione della società appaltatrice della raccolta rifiuti, la Econord.
Il problema è venuto a galla nella sessione estiva del consiglio comunale di Cernobbio, nel momento in cui si è parlato del regolamento e delle tariffe della Tares il nuovo tributo che i cittadini saranno tenuti a pagare con cospicui aumenti rispetto al passato.
L’assessore Carolina Bianchi ha rimarcato il fatto che per ottenere un effettivo contenimento del balzello si deve procedere in due direzioni: da una parte aumento della differenziata, dall’altra abbattimento dei costi di gestione del centro di raccolta. «Ce la stiamo mettendo tutta - ha detto la Bianchi - e per il 2014 già puntiamo su qualche risultato, ma le previsioni per una riduzione delle tariffe si spostano al 2015».
A questo punto l’assessore ha fatto cenno all’ipotesi di allargamento del bacino di utilizzo della piattaforma ai Comuni vicini, con riguardo a Maslianico e a quelli del Basso Lario, tenendo conto che tutti insieme, per quanto attiene la raccolta, hanno dato luogo a un unico appalto attribuito alla Econord. La realizzazione del nuovo impianto ha comportato una spesa di oltre 450mila euro, un investimento che guarda al futuro del territorio ma che al momento viene utilizzato solo da Cernobbio, con accesso ai cittadini residenti muniti della carta regionale dei servizi.
La piattaforma coperta è superdotata di attrezzature atte a consentire il conferimento differenziato dei vari materiali, ma con richiesta di presenze non indifferenti di persone impegnate nello smistamento degli utenti e nella regolamentazione degli scarichi.
Un ulteriore contributo per controlli e abbattimento dei costi è venuto dal consigliere di minoranza Filippo Santoro.
«Va bene una maggiore partecipazione alla gestione della piazzola - ha detto il consigliere - ma credo che si debbano osservare altri sani principi per quanto riguarda la raccolta in generale e conseguente doverosa verifica dei quantitativi di immondizia. La soluzione è quella di introdurre un sistema di pesatura elettronico. Qui si paga per quintali e i controlli devono essere rigorosi». n
© RIPRODUZIONE RISERVATA