2 Un’altro scorcio della chiesa di Casanova di Valmorea subito dopo l’incursione dei ladri"
title="1. La chiesa di San Biagio come si presentava nell’agosto di tre anni fa la mattina dopo il furto, in primo piano si vedono due cornici senza il quadro, dipinti che non sono stati recuperati2 Un’altro scorcio della chiesa di Casanova di Valmorea subito dopo l’incursione dei ladri">
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 06 Settembre 2013
Chiesa saccheggiata a Valmorea
Recuperata parte del bottino
A tre anni dal maxi furto tornano ventisei dei quaranta oggetti sacri trafugati
Giovedì sera la consegna da parte dei carabinieri del nucleo di Monza
2 Un’altro scorcio della chiesa di Casanova di Valmorea subito dopo l’incursione dei ladri"
title="1. La chiesa di San Biagio come si presentava nell’agosto di tre anni fa la mattina dopo il furto, in primo piano si vedono due cornici senza il quadro, dipinti che non sono stati recuperati2 Un’altro scorcio della chiesa di Casanova di Valmorea subito dopo l’incursione dei ladri">
Ventisei dei circa quaranta oggetti sacri rubati nella notte tra il 4 e il 5 agosto di tre anni fa dalla chiesa di San Biagio, a Casanova sono stati recuperati e verranno restituiti alla parrocchia.
La consegna è in programma per la serata di giovedì. Un momento di commozione inserito dalla comunità pastorale di Bizzarone, Rodero e Valmorea nel calendario delle celebrazioni di settembre e in particolare nel triduo di preparazione ai festeggiamenti della Madonna Addolorata, momento che si svolgerà in un clima di preghiera. Dopo la restituzione degli oggetti sacri recuperati tra quelli trafugati dalla chiesa nell’agosto 2010 seguirà, infatti, alle 20.30, un momento di preghiera mariana.
Tra gli oggetti recuperati un ostensorio, una pisside (il calice che contiene le ostie), paramenti, quattro candelabri che adornavano l’altare maggiore, tre busti reliquiari, quattro croci d’altare. Mancano all’appello gli arredi più preziosi tra cui il grande quadro che ornava l’altare del quale era rimasta solo la cornice vuota.
Tra gli oggetti trafugati figuravano quattro busti di vescovi raffigurante l’effigie di San Carlo Borromeo, cesellati in rame argentato e risalenti al 1700; otto tele, collocate nei muri laterali, di bellissima fattura, e una, di proporzioni maggiori, posta sull’altare maggiore; sei candelabri in argento; sei reliquie di Santi in teche d’argento; tappeti di grande valore; razzi appesi ai muri; paramenti sacri; inginocchiatoi in legno antico; una scrivania.n
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