Città dei Balocchi
più forte della crisi

Si è chiusa la ventesima edizione dell’evento. Brunati: «Bimbi felici e indotto per la città».

Como

Squadra che vince non si cambia. Non l’hanno cambiata ed è arrivata un’altra vittoria, la ventesima consecutiva. Un successo ancora più importante perché ottenuto in condizioni difficili: poco tempo per organizzare tutto, scarso sostegno economico da parte del Comune e una fase di crisi generalizzata che di certo non aiuta.

Ora che l’evento si è concluso possiamo dire che la Città dei Balocchi ancora una volta ha fatto centro. La soddisfazione più grande però, per i promotori, non è arrivata dal consenso di pubblico e critica, ma dalla gioia stampata sui volti dei tantissimi bambini che si sono divertiti con le mille attrazioni dell’evento natalizio.

Va in archivio l’edizione numero 20, con la promessa di nuove sorprese per il Natale 2014 e con la consapevolezza di aver trovato l’appoggio di realtà importanti del territorio.

Confermata la solidissima partnership con l’associazione Amici di Como, sponsor principale, rafforzato il legame con il Consorzio Como Turistica, si sono aggiunti tra gli altri la Camera di Commercio, il Teatro Sociale, la Provincia, la Famiglia Comasca e persino la Navigazione. Realtà, queste ultime, che hanno contribuito al recupero e quindi all’apertura al pubblico del piroscafo Patria, rimasto ancorato a pochi passi da piazza Cavour e visitato da moltissime persone. Un vero e proprio boom per l’imbarcazione storica, che ha anche ospitato laboratori creativi rivolti ai più piccoli.

Impressionante la folla che ha atteso, poche ore fa in piazza Duomo, l’arrivo dal cielo della Befana, aiutata dai Vigili del fuoco. Addirittura più di tremila i doni distribuiti dalla simpatica vecchina ai bimbi presenti.

Tante altre le istantanee della Città dei Balocchi: la coda per fare la foto in braccio a Babbo Natale , la pista del ghiaccio in piazza Cavour (gli incassi sono andati alla Croce Azzurra), la mostra dei presepi allestita nella chiesa di San Giacomo. Senza dimenticare la maratona, i mercatini, le proiezioni del Como Magic Light Festival sui principali edifici e monumenti della città, la festa di Capodanno, la tante iniziative di solidarietà.

«Non è facile avere numeri certi sulle presenze registrate in occasione delle varie iniziative, non è nemmeno fondamentale perché la cosa più bella - dice il patron della Città dei Balocchi, Daniele Brunati - è che tanta gente ci vuole bene e ce l’ha dimostrato. Siamo riusciti di nuovo, nonostante le difficoltà, a offrire un evento variegato, coniugando l’aspetto sociale con quello ludico, educativo e solidale. Penso allo spazio riservato all’educazione civica, con i bambini che si sono avvicinati alle forze dell’ordine. Ma l’elenco sarebbe davvero lungo, voglio citare la mattinata con il vescovo - continua Brunati - Senza Silvio Santambrogio e gli Amici di Como non sarebbe stato possibile realizzare la manifestazione, che è stata finanziata per il 95% con fondi privati. Creiamo anche un indotto importante per la città e gli altri operatori, la gente viene in massa a Como anche perché sa che troverà tante attrazioni e potrà trascorrere qualche ora piacevole. L’anno prossimo? Abbiamo tante idee, di sicuro proporremo pacchetti turistici ad hoc per il mese di dicembre, anche con l’obiettivo di allungare la stagione, come richiesto dagli stessi albergatori».

Intanto, gli Amici di Como lavorano anche al “regalo” per l’Expo 2015: la grande scultura luminosa dell’architetto Daniel Libeskind. Verrà posizionata nel lago e sarà un omaggio ad Alessandro Volta, visto che ricorderà le iniziali del nome e del cognome.

© RIPRODUZIONE RISERVATA