Città europee dello sport
Saronno batte Cantù

Beffata la capitale del basket. La città del Varesotto “lanciata” dal deputato Comi

Cantù città europea dello sport? Un bel traguardo da raggiungere e, per una volta, tutti si dicono pronti a remare nella stessa direzione per raggiungere l’obiettivo.

Anche se purtroppo bisognerà aspetta l’anno prossimo, visto che a muoversi concretamente per diventarlo sono altri: vedi Saronno e Legnano.

Che pure non vantano una squadra di pallacanestro che, con due Coppe dei Campioni, quattro Coppe delle Coppe, quattro Coppe Koracć e due Coppe Intercontinentali, è il secondo club più titolato nelle competizioni europee (dietro solo il Real Madrid).

Di certo però Saronno e Legnano vantano, al momento, una maggiore intraprendenza. Ogni anno vengono nominati da Aces, un’associazione benemerita riconosciuta dal Coni, i titoli di Capitale, Città e Comune europeo dello sport.

La «Capitale europea dello sport» nel 2015 sarà Torino; le «Città dello sport» sono invece venti in tutto il continente.

Nella scia di Torino

A lanciare la candidatura di Saronno è stata l’europarlamentare (saronnese) di Forza Italia Lara Comi, che ha invitato il sindaco Luciano Porro a firmare la lettera di candidatura.

Per Cantù invece nessuna candidatura. Non ancora, almeno. «Non sapevo di questa iniziativa - dice il sindaco Claudio Bizzozero – ma senza dubbio ci muoveremo per ottenete questo riconoscimento. Pensando anche solo al basket e alla pallavolo, con tutto il rispetto per altri candidati, viene da dire che potremmo essere capitale e non solo città dello sport».

A fare la propria parte, assicura, ci sarà anche il deputato della Lega Nicola Molteni: «Al di là del riconoscimento per così dire simbolico, che certo Cantù si merita, quello che mi preme è il fatto che i progetti a livello europeo oggi possono sempre contare sull’accesso a molti fondi, che potrebbero essere utilizzati in città».

© RIPRODUZIONE RISERVATA