Cronaca / Cantù - Mariano
Mercoledì 28 Maggio 2014
Come salvare un bimbo che soffoca
Tre video del Sant’Anna su Youtube
Quindicimila clic per i filmati che mostrano le manovre da effettuare in emergenza
Il pediatra Caminiti: «Chiamate il 112 e intervenite subito in modo corretto»
Como
Sono più di 50 ogni anno le morti per soffocamento da corpo estraneo in bambini da 0 a 14 anni. Apprendere le manovre di disostruzione pediatrica è fondamentale per i genitori, ma anche per insegnati e chi sta a stretto contatto con i più piccoli. Sapere come comportarsi in situazioni di emergenza, infatti, può salvare la vita dei bambini. Il Sant’Anna ha realizzato tre video sull’argomento che sul canale youtube dell’azienda ospedaliera hanno registrato oltre 15mila visitatori.
Ingestione di piccoli oggetti trovati in giro per casa, ma anche un boccone troppo grosso che va di traverso. In pochi secondi un momento di gioco o felice può trasformarsi in un pericolo per i bambini. Ma come comportarsi quando ci si trova di fronte a un’ostruzione?
I consigli dell’esperto
«Prima di tutto bisogna definire il tipo di ostruzione perché cambia l’approccio con il quale si deve intervenire – spiega Alfredo Caminiti, primario di pediatria del Sant’Antonio Abate di Cantù – nell’ostruzione incompleta il bambino riesce ancora a parlare, tossire e piangere, mentre nella completa il bambino sembra non respirare più e perde conoscenza. Nel primo caso il genitore non deve fare assolutamente nulla se non chiamare il 112 per l’emergenza sanitaria. Non va effettuata nessuna manovra di disostruzione che potrebbe anche peggiorare la situazione».
L’ostruzione completa delle vie aeree si presenta invece in modo drammatico e costituisce un’emergenza: il soggetto non è in grado di tossire né di emettere suoni. Se l’ostruzione non viene tempestivamente risolta compare cianosi, sintomo di asfissia e di arresto cardiaco imminente.
«In questo caso di deve intervenire tempestivamente con delle manovre di disostruzione, osservando se il piccolo è cosciente o meno – aggiunge Caminiti – e tenendo presente l’età del bambino. Si deve partire da delle pacche interscapolari, ma nel lattante e cioè nel bambino fino a un anno di età, devono essere alternate ad altre intertoraciche. In pratica il massaggio cardiaco. Per i bambini più grandi si esegue la manovra di Heimlich».
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