Como, al processo paratie
il licenziamento di Sacaim

Il tribunale ha acquisito ieri gli ultimi atti della Regione, su richiesta della Procura. Respinto il tentativo di escludere i 23 faldoni contenenti le conclusioni dell’Anticorruzione

La rescissione del contratto con l’impresa veneziana incaricata dei lavori sul lungolago, è confluita ieri nel fascicolo del processo contro gli ingegneri e i tecnici comunali accusati del noto pasticciaccio.

Del resto per il pubblico ministero Pasquale Addesso, la scelta della Regione è una conferma, sia pure tardiva, della bontà delle conclusioni raggiunte, di quelle dell’indagine penale e di quelle dell’indagine amministrativa condotta dall’Autorità nazionale anti corruzione. Il ritornello è ormai abbastanza popolare: Sacaim, impresa specializzata in cantieri acquatici - che a Venezia si è occupata non solo di Mose ma anche del restauro di decine di capolavori architettonici, ivi compreso il ponte di Rialto - avrebbe dovuto essere licenziata, a discapito del suo curriculum, fin dal 2012, quando il sindaco decise invece la provvisoria sospensione del cantiere, pure a fronte di inadempienze assortite e di una sfilza di opere abusive.

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