Cronaca / Como città
Martedì 23 Luglio 2013
Como, Casa del fascio
Anche Maroni dice sì
Il presidente della Regione: «È giusto che i beni come questo passino dallo Stato al Comune»
Sui costi: «Gli enti locali sono più bravi nella gestione e riescono anche a risparmiare soldi»
Anche il governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni, è d’accordo: la Casa del fascio di Terragni dovrebbe essere riconsegnata al Comune di Como. Che la vorrebbe trasformare in polo culturale d’eccellenza. Maroni è intervenuto sul tema domenica sera a Sala Comacina, a margine di un incontro con i giovani padani: «Da sempre - ha detto - la Lega sostiene che i beni di questo tipo debbano passare dallo Stato centrale ai singoli Comuni».
Si tratta di un principio alla base del federalismo municipale caro al Carroccio. «Rispetto allo Stato - ha detto Maroni - i Comuni riescono a valorizzare al meglio questi beni a favore della città. E saprebbero anche risparmiare dei soldi».
«Sono d’accordo»
A fronte della richiesta avanzata dal sindaco Mario Lucini al presidente del Consiglio Enrico Letta e ai ministri della Cultura Massimo Bray e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, ha concluso dunque Maroni, «sono d’accordo».
Da un punto di vista legale, il governatore della Lombardia non ha i mezzi per sbloccare la situazione: il destino della Casa del fascio, infatti, è legato esclusivamente alle decisioni dello Stato. Ma quella di Maroni, sul fronte politico, resta una presa di posizione di un certo peso.
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