Cronaca / Como città
Martedì 11 Giugno 2013
Como, c’è chi vuol costruire
sull’ex Ticosa
La società Multi ha consegnato una nuova proposta. Niente interramento, cambia la viabilità
Non sono previste residenze ma alloggi per universitari. Grande spazio al verde e al commercio
Ticosa, ecco il nuovo progetto di Multi. La società italo-olandese che aveva vinto la gara per l’acquisto dell’area si è rifatta viva e, messo da parte almeno per ora il contenzioso con l’amministrazione comunale, ha consegnato una proposta molto diversa da quella predisposta inizialmente e poi bocciata.
Un piano rivoluzionato
Addio torri e appartamenti, sulla spianata dell’ex tintostamperia potrebbero sorgere, quantomeno nelle intenzioni di Multi, diversi spazi commerciali ma anche alloggi per gli studenti universitari. Inoltre, grande rilievo riveste, nel piano firmato dall’architetto Massimo Novati, il verde. Mentre scompare la viabilità interrata prevista dal progetto iniziale. Un’operazione, quest’ultima, evidentemente troppo costosa: con minori cubature da edificare, i conti non tornano più e così si riducono inevitabilmente gli investimenti. Per questo è stata studiata una soluzione diversa per le strade al servizio del nascituro quartiere, soluzione in grado comunque di rispondere alle nuove esigenze.
Il rinnovato comparto che sorgerebbe sulle ceneri della fabbrica si articola, stando alle prime informazioni, su tre livelli, il più alto dei quali arriva all’altezza del cimitero, in via Regina. Su quel “piano” ci sarebbero quasi esclusivamente aree verdi, con un piccolo bar.
Il cambiamento più rilevante rispetto alla vecchia proposta, comunque, è l’addio alle residenze, all’epoca previste in gran numero e adesso invece letteralmente scomparse, in accordo con le linee guida dettate dall’amministrazione cittadina (in primis dal sindaco Mario Lucini con l’assessore all’Urbanistica Lorenzo Spallino). Il nuovo progetto della multinazionale, ovviamente, rispetta anche le altre indicazioni arrivate da Palazzo Cernezzi (verde, niente torri, meno cemento, camere per studenti universitari).
Il piano della multinazionale è stato accolto positivamente, anche se dev’essere ancora analizzato nel dettaglio. E non va sottovalutato il fatto che ben difficilmente il progetto - sempre che arrivi il via libera del Comune - potrà essere recepito all’interno della vecchia procedura. Sono passati anni e con ogni probabilità l’amministrazione dovrà comunque procedere a una nuova gara (Multi potrebbe partecipare, al pari di altri gruppi eventualmente interessati).
Mancano ancora le cifre
Peraltro, a Palazzo Cernezzi ora l’attenzione è puntata sull’approvazione del Pgt (il termine scade il 16 giugno) e soltanto in seguito verrà affrontata nel dettaglio la questione del futuro dell’area ex Ticosa. Anche perché la società italo-olandese per ora si è limitata a presentare un progetto ma non ha ancora inviato la documentazione sugli aspetti economici della complicata partita.
L’assessore Spallino preferisce non sbilanciarsi, pur confermando che la proposta in effetti è arrivata a Palazzo Cernezzi e che Multi ha dimostrato con i fatti «la disponibilità a rivedere il progetto iniziale».n
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