Como, maxi rissa della movida
Una donna presa a bottigliate

Le volanti erano intervenute per sedare una rissa tra sudamericani in viale Geno. Aggressione a colpi di bottiglia: la vittima ha 50 anni ed è ricoverata in ospedale

Potenza della cosmesi, e di unghie lunghe e taglienti come coltelli. Ne hanno fatto le spese due agenti della squadra volante della polizia, intervenuti l’altra notte verso le 4 in viale Geno, all’esterno del bar Pappafico, per sedare una rissa tra sudamericani costata qualche giorno di prognosi oltre che a loro anche a una donna di 50 anni, ferita e ricucita alla testa da una violenta “bottigliata”.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, la polizia è piombata fuori dal bar dopo un mezzo parapiglia tra opposte fazioni, due gruppi di cittadini ecuadoriani piuttosto alterati dall’alcol. Una ragazza di 22 anni, nel pieno della lite, avrebbe impugnato una bottiglia spaccandola in testa a una connazionale, la donna di 50 anni, subito soccorsa e accompagnata da un’ambulanza della Croce Azzurra al pronto soccorso del Valduce per essere medicata.

Quando le volanti sono arrivate fuori dal bar, restava soltanto uno dei due gruppi, essendosi l’altro dileguato in fretta e furia dopo aver capito che la polizia era sul punto di arrivare. Gli agenti li hanno cercati e individuati dalle parti di via Coloniola, tre uomini e tre donne che sono stati fermati e invitati a esibire i documenti.

Lungi dal calmarsi le ragazze - visibilmente alterate - si sono scagliate contro i poliziotti ferendo due, e addirittura provocando, con le unghie, una ferita a una mano a un capopattuglia.

Tra calcioni e graffi, alla fine i poliziotti contusi sono due, entrami medicati al pronto soccorso del Sant’Anna e dimessi con sette giorni di prognosi a testa. Il gruppetto di amici, faticosamente trasferito in questura, ha dato nuovamente in escandescenze chiudendo la lunga notte in viale Geno con una denuncia collettiva per resistenza, lesioni, oltraggio.

Più difficile, invece, contestare il reato ben più grave di rissa, visto che all’arrivo delle pattuglie in viale Geno il pestaggio si era già esaurito e, trascorsa la cosiddetta flagranza, la contestazione diventa molto più difficile.nWeb

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