Como: morì la figlia
Condannato a tredici anni

Per mesi l’imputato ha preso a pugni e calci la moglie incinta causandole un parto prematuro

Il tribunale lo ha riconosciuto colpevole per la piccola rimasta in vita un anno in ospedale

Como

Il tribunale di Como ha condannato a una pena davvero esemplare il padre cingalese di una bimba nata nel 2009 dopo sole 23 settimane di gestazione e morta dopo quasi un anno, vissuto senza mai lasciare il reparto di neonatologia dell’ospedale Sant’Anna. Operaio, 37 anni, all’epoca residente in città con la moglie (a Lora) è stato giudicato colpevole delle lesioni che in definitiva determinarono il parto prematuro e il conseguente decesso della piccola Synthia.

Si chiama Eliyadurage Sumudu Sinthak Pradeep Zoysa, un nome lunghissimo che presto o tardi comparirà negli schedari elettronici dell’Interpol: la speranza, non per spirito di vendetta ma per un senso di giustizia che renda meno amaro il sacrificio di quella bambina, è che prima o poi qualche poliziotto in qualche angolo del mondo riesca ad acchiapparlo e a consegnarlo alle patrie galere italiane.

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