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Cronaca / Como città
Giovedì 05 Giugno 2014
Como: morì la figlia
Condannato a tredici anni
Per mesi l’imputato ha preso a pugni e calci la moglie incinta causandole un parto prematuro
Il tribunale lo ha riconosciuto colpevole per la piccola rimasta in vita un anno in ospedale
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Como
Il tribunale di Como ha condannato a una pena davvero esemplare il padre cingalese di una bimba nata nel 2009 dopo sole 23 settimane di gestazione e morta dopo quasi un anno, vissuto senza mai lasciare il reparto di neonatologia dell’ospedale Sant’Anna. Operaio, 37 anni, all’epoca residente in città con la moglie (a Lora) è stato giudicato colpevole delle lesioni che in definitiva determinarono il parto prematuro e il conseguente decesso della piccola Synthia.
Si chiama Eliyadurage Sumudu Sinthak Pradeep Zoysa, un nome lunghissimo che presto o tardi comparirà negli schedari elettronici dell’Interpol: la speranza, non per spirito di vendetta ma per un senso di giustizia che renda meno amaro il sacrificio di quella bambina, è che prima o poi qualche poliziotto in qualche angolo del mondo riesca ad acchiapparlo e a consegnarlo alle patrie galere italiane.
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