Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Giovedì 10 Ottobre 2013
Compie cent’anni
Mai messo piede
in un ospedale
Auguri a Teresa Franzi di Solbiate. «L’unico farmaco che ha assunto -racconta il nipote - qualche anno addietro è stato un diuretico per il gonfiore delle gambe e poi niente più altre medicine»
Torta con cento candeline per Teresa Franzi, da tutti conosciuta come Teresina, la più longeva nella storia della frazione Concagno degli ultimi decenni.
Anche i più anziani del luogo non ricordano persone che abbiano raggiunto negli ultimi cinquant’anni il traguardo del secolo di vita. E Teresa Franzi arriva a questa veneranda età senza fra l’altro aver mai messo piede in un ospedale e senza prendere medicine fino a qualche anno fa. «L’unico farmaco che ha assunto -racconta il nipote Giovanni Barion- qualche anno addietro è stato un diuretico per il gonfiore delle gambe e poi niente più altre medicine». Alla prima centenaria di Concagno verranno riservati doppi festeggiamenti: la prima volta oggi, anniversario di nascita, in casa, e la seconda sabato, 12 ottobre, alle 16, durante la messa prefestiva che il parroco, don Cesare Bianchi, celebrerà per ricordare questo importante traguardo nella tensostruttura allestita per l’occasione dai volontari della Protezione civile, nel prato davanti alla sua abitazione, alla Ca’ Rossa. «Ospitando parenti, amici e persone che vi abitano in “Ca’ Rossa” in uno spazio più ampio della casa, quello appunto della tensostruttura”.
Teresina Franzi, nata a Concagno il 9 ottobre 1913, prima di tre fratelli, si è sposata nel 1933 con Ettore Bernasconi, senza avere figli. Nel 1983 le è venuto a mancare il marito Ettore e da allora ha sempre vissuto nella sua casa da sola. Ha sempre lavorato prima in tessitura a Malnate, nello stabilimento Brughenti, e poi nella Comet, a Concagno. È stata sempre una buona forchetta e ha sempre amato mangiare bene e di tutto. Molti alimenti frutto della sua terra da lei stessa coltivata. Da qui il segreto della sua longevità, come sottolinea suo nipote Giovanni. Ancora adesso desidera fare pranzi abbondanti, ma la badante la deve trattenere. È stata autonoma fino a qualche anno fa, ma poi per una caduta in bagno non è stata più lasciata sola in casa.
La salute è ancora buona, la testa invece meno: di frequente si rifugia nel suo passato parlando con qualche persona del suo tempo. Nonostante ciò è ancora lucida e non ha mai perso i sensi e la memoria». n F. Ras.
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