Corsi di inglese e di gentilezza

per le commesse e gli operatori

Non si può vivere di rendita, bisogna saper accogliere anche i turisti. Parte da qui il corso di Confcommercio

Como

«Non si può vivere di rendita, la bellezza del territorio non basta».

Prende le mosse da questo “cambiamento culturale” il progetto “La cultura del sorriso” lanciato ieri dalla sede di via Ballerini. Obiettivo: commesse (e titolari dei negozi) gentili e disponibili, ma anche camerieri, baristi e chiunque abbia a che fare con turisti e visitori.

Cortesi e disponibili

Un’iniziativa che intende coinvolgere tutti gli attori del territorio, dalle forze dell’ordine a chiunque entri in contatto con i turisti, cittadini compresi.

«Diamo il via al progetto, costato 80 mila euro, per metà finanziato dalla Camera di commercio, con il video “la Cultura del sorriso” - ha spiegato Graziano Monetti, direttore Confcommercio - che, ci auguriamo, venga diffuso il più possibile. Seguirà un percorso di corsi di formazione per operatori e programmi di conoscenza del territorio. Sono già state messe a punto - ha continuato - anche delle spille con raffigurato un viso che sorride le quali verranno distribuite agli operatori che aderiranno all’iniziativa». Un’idea, estesa all’intera provincia, che i promotori si augurano diventi “virale”.

«Como sconta il problema di un’offerta turistica troppo variegata che disorienta il turista - ha precisato Giansilvio Primavesi, presidente Confcommercio - a 600 giorni dall’Expo dobbiamo essere pronti, invece, a giocarci un jolly importante». Così, «è impensabile che, nel sito della navigazione di Como, non sia possibile prenotare un biglietto online - ha puntualizzato Roberto Cassani, presidente Albergatori - e dovrebbero esserci deterrenti anche per chi sporca con mozziconi la nuova passeggiata del lungolago. Solo un territorio pulito è generatore di turismo».

Ma non è tutto.

«Dobbiamo investire pesantemente in corsi di lingua inglese - ha fatto eco, Andrea Camesasca, vice presidente Albergatori - e in una cartellonistica a misura di turista. Non servono studi e analisi, è necessario darsi da fare tutti con una nuova indole».

Inglese obbligatorio

Per questo, «sarebbe necessario dar vita a un tavolo di lavoro per raccogliere le osservazioni e poter lavorare su ognuna di esse» ha proposto l’assessore alle Attività produttive, Gisella Introzzi. Unica nota dolente, di fronte alla quale ogni sorriso si arresta, la stazione San Giovanni, «verso cui il territorio ha riportato finora solo sconfitte». «Come possiamo sorridere pure di fronte a quello sfacelo?», ha, infatti, chiosato il presidente di Confcommercio. n Sara Ballabio

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