Due anni, attraversano soli la strada
Il tribunale condanna la mamma

Si salvarono solo grazie alla prontezza di una automobilista che frenò all’ultimo Ma la madre, anziché ringraziarla, la colpì con un pugno in pieno volto

Como

Lasciò incustoditi i suoi bambini, entrambi sotto i tre anni, rischiando che finissero investiti da un’auto in viale Varese. Poi, quando qualcuno le fece notare che avevano rischiato la pelle, lei proruppe in una sfilza di insulti coronando il suo sfogo con un cazzotto al volto della donna che li aveva salvati.

Si è concluso con una condanna a un anno di detenzione - senza il riconoscimento di alcuna attenuante né l’applicazione della cosiddetta sospensione condizionale - un processo per percosse e abbandono di minori istruito in tribunale nei confronti di una giovane mamma sudamericana, le cui generalità non possono essere rivelate a tutela dei suoi figli, minorenni.

Secondo quanto ricostruito in aula nel corso del dibattimento, nel mese di ottobre del 2011 i due bambini sfuggirono al controllo evidentemente non serratissimo della loro mamma, mentre si trovavano al piano terra del palazzo al civico 53 di viale Varese. Uscirono sul marciapiede e attraversarono la strada, diretti verso i giardini sotto le mura. Qualche angelo custode fu particolarmente attento, se è vero, come è vero, che una signora comasca in arrivo al volante della sua auto sfoderò una bella prontezza di riflessi, riuscendo a frenare di colpo e ad evitare un impatto che doveva aver creduto inevitabile, essendoseli trovati di fronte all’improvviso. La donna, sotto choc, scese dall’auto e prese i bimbi con sè, mentre altri automobilisti si fermavano per soccorrerla. Nei primi istanti nessuno fu in grado di capire da dove arrivassero quei due fratellini che, ovviamente, non seppero spiegarsi. Furono accompagnati al bar tabacchi di fronte da dove qualcuno contattò anche i carabinieri. Prima però che i militari arrivassero, si palesò la madre, alquanto scocciata.

Disse che non era il caso di scatenare tutto quel circo, ché in fondo si era distratta un attimo e che comunque non era accaduto niente. Quando la signora che aveva bloccato la sua auto all’ultimo istante le aveva fatto presente che, al contrario, i suoi bimbi avrebbero potuto essere investiti, la mamma si era arrabbiata e aveva preso ad insultarla. Poi, inspiegabilmente, l’aveva colpita al volto con un pugno.

Ieri, a conclusione del dibattimento, il pm Vanessa Ragazzi ha chiesto una condanna a un anno, richiesta che il giudice ha accolto in toto.

Il mancato riconoscimento di qualunque attenuante e, soprattutto, il fatto che il tribunale non abbia ritenuto di dovere concedere il beneficio della sospensione, sono conseguenza di alcune precedenti denunce a carico della signora, che risulta tra l’altro già condannata per una rissa.

Nel frattempo, per fortuna, i bambini sono cresciuti anche se probabilmente non ancora abbastanza da poter attraversare la strada da soli.

L’auspicio è che la loro mamma abbia imparato a non perdere il controllo, quello di se stessa, e quello dei suoi due angioletti.

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