Cronaca / Lago e valli
Domenica 26 Aprile 2009
Due milioni per il lido
<Troppo, progetto faraonico>
Minoranza polemica su Lido e auditorium, i due interventi che porterebbero a ridisegnare il lungolago. Secondo il consigliere e candidato sindaco Angelo Barindelli, non vanno incontro alle reali esigenze di Bellagio
Minoranza polemica su Lido e auditorium, i due interventi che porterebbero a ridisegnare il lungolago. Secondo il consigliere e candidato sindaco Angelo Barindelli, non vanno incontro alle reali esigenze di Bellagio. L’acquisizione della struttura e il progetto preparato da Lorenzo Jurina, del Politecnico di Milano, non risolverebbero uno degli annosi problemi della Perla del Lario, secondo Barindelli: «La procedura scelta dal Comune (intervento pubblico – privato) rischia di creare un altro fallimento simile a quello dell’autosilo, perché di fatto impedisce agli operatori turistici bellagini di associarsi e presentare una proposta aderente alle esigenze del paese ed economicamente sostenibile, costringendoli invece a concorrere su un progetto faraonico e inattuabile in questo momento di crisi».
Anche l’annunciato auditorium è nel mirino di Barindelli: «L’idea di un auditorium da cinquecento posti sul lungolago è l’ennesima riproposizione della “bufala” elettorale di cinque anni addietro. Una proposta senza capo né coda, che richiederebbe una volumetria pari ad almeno quattro volte quella del Lido, e che non rappresenta sicuramente una priorità. La linea dell’amministrazione Gatti è la naturale prosecuzione di quanto proposto in questi anni, caratterizzati dalla capacità di scontentare tanto i turisti quanto i bellagini. Si pensi per esempio al rifiuto di ospitare la tappa decisiva del Giro d’Italia 2005». Barindelli non concede a Gatti neppure il merito di avere acquisito il Lido: «È stato acquistato dal Comune solo nel 2005 perché le leggi in vigore prima di quella data non lo permettevano. Dal 2005 a oggi sono passati quattro anni, e il Lido è sempre chiuso e in totale abbandono. A oggi non è stato approvato nemmeno un progetto preliminare. Occorre quindi smetterla con le chiacchiere e rimettere in funzione al più presto la struttura, sia come spiaggia che come locale serale. I nostri giovani non debbono più essere costretti a emigrare per trovare un locale dove divertirsi. La funzionalità del Lido, esterno al centro abitato, è inoltre indispensabile per garantire il completamento dell’offerta turistica per ospiti e villeggianti».
Giovanni Cristiani
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