Due pezzi d’Africa a San Fermo
Per un messaggio di solidarietà

Successo della cena che ha unito a tavola Burkina Faso e Etiopia. «Grazie alle associazioni che a distanza aiutano i nostri bambini»

L’Africa occidentale incontra quella orientale in una serata organizzata dalle associazioni comasche Kibarè e Abco (associazione burkinabé Como). Lo scenario dell’incontro tra 160 persone italiane, etiopi e burkinabé è stato l’auditorium di via Lancini, sede di mille iniziative che in poco più di un anno hanno trovato in San Fermo il posto adatto a una festa che abbia anche l’intento di fare qualcosa per gli altri.

Una cena, quella di sabato scorso, che senza troppe parole ha mostrato come l’integrazione e la comprensione delle diversità non sia sempre uno scoglio da superare. Partendo dal cibo, un piatto tradizionale burkinabé e uno etiope più la cerimonia del caffè, continuando con musica, danza e abiti tradizionali, le due associazioni insieme hanno presentato il continente africano ricco sia di diversità sia di punti di contatto.

«È un incontro tra Etiopia e Burkina Faso - dice la coordinatrice di Kibarè Olivia Molteni Piro che dal 1996 è a contatto con la realtà del Burkina Faso, Stato poco più piccolo dell’Italia - il cibo unisce e siamo partiti da lì portando analogie e differenze. Erano in cucina sei donne dei due Paesi e si parlavano sei lingue: italiano, francese, morè, amarico e altri due dialetti locali. Circa 50 i burkinabé a Como e i proventi di queste iniziative vengono divisi tra Kibarè e Abco (presieduta da Raymond Parenda), per portare avanti i progetti che stiamo sviluppando».

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di LUNEDÌ 16 marzo 2015

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