Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 23 Luglio 2013
È il prezzo a decidere le vacanze
L’Egitto non spaventa i canturini
Quest’anno gli effetti più pesanti della crisi sulle scelte estive
Addio mete esotiche: il low cost spinge tanti nel Mar Rosso
Il posto sognato da anni, o una località inseguita da tempo perché più curiosa di altre, ormai, non esistono più. Sempre più spesso, con la crisi che erode anche denari a chi se la passa meglio di altri, è il prezzo che decide la vacanza. Mai come quest’anno. Forse il primo di vere cinghie tirate per le agenzie di viaggi di Cantù.
C’è chi afferma di lavorare bene. Ma, un dato oggettivo, è il calo nelle ambizioni delle richieste. E se conta soprattutto risparmiare, si finisce così nell’Egitto sull’orlo della guerra civile. O nella riscoperta e sempre nordafricana Tunisia.
Per chi non lo sapesse, la famiglia sorridente della pubblicità è in via d’estinzione. Sono pochi, coloro che non rinunciano a quindici giorni ai Caraibi. Il conto: in quattro, fanno circa 5mila euro spesi per relax, vita e paesaggio. E ciao Brianza.
Resta un aiutino la quattordicesima di luglio, per chi ce l’ha in busta paga. Comunque parziale, come si afferma tra gli operatori delle agenzie di Cantù.
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