Cronaca
Giovedì 07 Aprile 2016
Fallimento Sca, prime auto sequestrate
Bloccata una Mercedes in uso a Bruni
Di proprietà della concessionaria, era in affitto a una società dell’ex sindaco Sotto sequestro anche una macchina del Comune. La Procura prova a fare ordine nel parco mezzi
Cherchez la voiture... Cercate l’auto, o meglio le auto. A quasi un mese dal fallimento Sca e dalla deflagrazione rumorosa di questo contorto caso internazionale (l’acquisto dell’ex concessionaria da parte di una società viennese specializzata in diamanti, la G-Diamonds) la Procura e il curatore fallimentare, sia pure per esigenze differenti, provano a mettere ordine tra i beni riconducibili alla vecchia spa di via Cecilio.
Non ci sono soltanto immobili, ovviamente. Una parte rilevante del patrimonio (destinato a soddisfare le pretese dei creditori), è rappresentata anche dal parco macchine. Mercedes, mica Trabant, auto che costano, al centro di almeno un paio di denunce che arricchiscono il novero degli esposti già al vaglio dei pm.
Dunque: da quel poco che filtra, sembra che, nel pieno della crisi societaria, parte di quei veicoli fu affittata, parte finì per essere venduta all’estero. Agli atti risulterebbe una denuncia di Merfina - la finanziaria di Mercedes - relativa alla cessione di questo secondo blocco di automezzi, benché Sca sostenga di essere stata sempre e pienamente legittimata a procedere a cessioni su mercati diversi da quello italiano. L’ex proprietario Luigi Marino, dal canto suo, ha presentato un’altra denuncia per appropriazione indebita in merito a un blocco di sei Mercedes - per un controvalore di circa 200mila euro - concesse in uso a una società che si chiama Paneuropa Ag.
È una società che fa riferimento a un imprenditore anglo iraniano di 57 anni il cui nome, Shahrdad Golban, era già emerso all’epoca del tentativo, da parte degli stessi austriaci di G-Diamonds, di acquistare il Bologna Calcio con la collaborazione dell’ex sindaco Stefano Bruni, la cui attenzione - come noto - si rivolse poi proprio a Sca.
Non è finita qui: per tornare a Bruni, risulta che alcune settimane or sono sia stata requisita dai carabinieri una Mercedes di proprietà di Sca, regolarmente concessa in affitto a un’altra società a lui direttamente riconducibile, e che il sequestro sarebbe avvenuto a Roma. Il suo legale, l’avvocato Giuseppe Sassi, smentisce però una voce che circola in ambienti giudiziari da alcuni giorni, e cioè che al volante ci fosse proprio Bruni: «Falso». Infine il Comune di Como: da qualche giorno, un’ennesima macchina, a suo tempo concessa in comodato d’uso gratuito, è barricata in un box del cortile nuovo. Il motivo? Anch’essa è finita sotto sequestro.
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