Cronaca
Martedì 16 Aprile 2019
Filippo, da Brunate in Australia
per curare il pianeta surriscaldato
Ingegnere ha vinto una borsa di studio e ha trovato anche l’amore: «Qui sono molto avanti, solo detesto guardare le partite alle 5 del mattino»
Osservare gli effetti, anche se nel suo lavoro sono stati i calcoli a fare la differenza. Si potrebbe riassumere così la vita Di Filippo Nelli, originario di Brunate, classe 1988, che dal 2015 è emigrato in Australia, dove da poco ha conseguito il dottorato in ingegneria marittima alla prestigiosa Swimburne University di Melbourne.
«il mio futuro lo vedo qui»
Dopo la laurea triennale in Ingegneria Civile e Ambientale conseguita nel 2010 al Politecnico di Milano (studiando nella sede comasca), e la conseguente laurea magistrale in Idraulica Civile, è arrivata l’opportunità di andare all’estero a studiare, grazie a una borsa di studio internazionale.
«In Australia è molto più facile far ricerca – afferma Nelli – ci sono maggiori fondi, molta libertà, nessuna limitazione e più opportunità di andare a tenere conferenze. Recentemente, insieme al mio gruppo di lavoro siamo stati a Detroit, Seattle, qui sei connesso in maniera tangibile con il mondo dell’industria. L’università italiana mi ha dato una teoria eccellente, ma manca la parte pratica, che qua esiste. Il mio futuro lo vedo all’estero. Quello che faccio qui, in Italia non esiste»
Entrando nel meccanismo accademico, Nelli è così riuscito gradualmente a imporsi attraverso pubblicazioni e ricerche in particolare sull’evoluzione del moto ondoso in acque profonde, cosa succede, quando arrivano, il loro campo d’azione, che oggi lo hanno portato ad essere ricercatore alla The University of Melbourne. Le sue analisi e i suoi studi si possono leggere sul sito www.airseaicelab.com. Un primo passo professionale che potrebbe portarlo a diventare professore, o a scegliere di andare in realtà industriali importanti.
«Il problema è semplice - continua - c’è un surriscaldamento globale. Zone che erano ghiacciate come il passaggio a nord ovest in Canada, o a nord est sopra la Russia sono diventate mare aperto che ora si pensa di utilizzare come rotte commerciali, risparmiando soldi. Per questo l’industria marittima sta finanziando molto». I modelli di calcolo erano sovrastimati, insieme al suo gruppo di lavoro formato da Alessandro Toffoli eAlberto Alberello ha iniziato a fare simulazioni numeriche, test in laboratorio.
«In italia non
«il prossimo luglio saremo protagonisti di una spedizione proprio in Antartide, al Polo Sud, lì acquisiremo immagini, ulteriori informazioni, parametri, statistiche - spiega - . Il mio obiettivo generale è comunque sviluppare nuovi dati e semplificare le previsioni».
Un presente ambizioso in cui però non manca di ricordare chi è, e da dove proviene «Penso ai miei paesaggi, le vedute dalla funicolare e ovviamente alla famiglia, ma faccio sempre la stessa vita, in Australia la cultura italiana è ben permeata, qui ho trovato pure l’amore con Annmarie, una aussie, (nello slang significa australiana, ndr), lei insegna inglese ai rifugiati e immigrati. C’è solo una cosa che proprio non sopporto. guardare le partite di calcio alle cinque del mattino!».
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