Cronaca / Como cintura
Sabato 13 Luglio 2013
Fino, il fuoco distrugge due case
Sei persone restano senza tetto
Danni per 250mila euro in un rogo in via Andrate vecchia, provocato da un corto circuito
Paura per tre bambini, carbonizzata un’auto. Fiamme alte otto metri, per fortuna nessun ferito
Il fresco artificiale si è trasformato nel calore del fuoco. Il condizionatore, fissato su un muro esterno al 15 di via Andrate Vecchia, è andato in cortocircuito.
Le fiamme, alte come un edificio di due piani, hanno distrutto due auto parcheggiate e devastato due delle quattro abitazioni dove, nella notte tra giovedì e venerdì, verso l’una, undici persone - quattro di 8, 9, 13 e 16 anni - stavano dormendo. La stima provvisoria dei danni è di circa 250mila euro.
Sei le persone che non potranno accedere nei locali inagibili: le famiglie Paparatti - all’esterno della loro casa si trovava il condizionatore sotto accusa - e Fogliano.
Sul retro, i nipotini si sono aggrappati alle gambe della zia, Maria Stella Arcidiacono. Mentre nei due appartamenti con vista sulla strada le tende andavano a fuoco, e i muri si annerivano per il calore.
Il ragazzo di casa Fogliano, di ritorno a piedi, dopo aver visto in fiamme la casa dove al primo piano abitano la madre e la sorella di 16 anni, scese in cortile grazie alle scale, ha cercato inutilmente di avvisare i vicini, bussando sul vetro della finestra al piano terra.
Salvatore Paparatti, la moglie Maria Cotrupi e la figlia tredicenne sono stati svegliati, invece, dalle scintille scoppiettanti di un filo elettrico penzolante, scambiate per un’incursione dei ladri. Si sono salvati uscendo dalla finestra mentre le fiamme incenerivano i tendaggi.
È stato Arsenio Terranova, un vigilante privato nella sua notte di riposo - di casa sul retro, dove per ora si contano danni al tetto e non le infiltrazioni d’acqua del dopo incendio: al primo piano vive Pasqualina Campisi, la suocera, con il figlio Salvatore Arcidiacono - a cercare di domare le fiamme con la canna per innaffiare il giardino. Soprattutto, in due punti: sullo sportello del metano, murato ma a un paio di metri di distanza dal condizionatore, e sul serbatoio della Fiat Multipla, alimentata sempre a metano, dei Paparatti.
Il freno a mano si è in parte liquefatto: la monovolume, in fiamme, sfruttando la lieve discesa, ha percorso da sé una cinquantina di metri, prima di arrestarsi vicino a un palo della luce. Distrutta per metà la seconda auto, la Golf 7 dei Fogliano.
Hanno dovuto lavorare sino alle quattro del mattino le squadre dei vigili del fuoco, arrivate da Cantù, Appiano e Como, con tre autopompe e un’autobotte. Presenti anche i carabinieri e i tecnici dell’Enel, per sostituire alcuni cavi elettrici.
Due ambulanze del 118 hanno soccorso tre delle donne presenti nella casa incendiata. Nessuna intossicazione, ma due di loro dovranno capire dove potranno dormire nei prossimi mesi. n
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