Frana di Chiareggio,
il bimbo è fuori pericolo

Il piccolo, che ha 5 anni, ha lasciato la terapia intensiva di Bergamo dove era rimasto in questi giorni

È fuori pericolo ed ha lasciato la Terapia intensiva pediatrica, il piccolo di 5 anni, scampato alla terribile frana di Chiareggio. Sciolta la sua prognosi, per la soddisfazione dei medici del Papa Giovanni XXIII che l’avevano preso in carico nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso, ma anche per la soddisfazione di quanti gli avevano prestato il primo soccorso, in quota, a Chiareggio, sottraendolo dalla potenza distruttrice e mefitica di sassi e fango.

In primis Egidio Pedrotti, e i suoi uomini, i vigili del fuoco del distaccamento volontari di Chiesa, giunti, per primi, sul posto, e cui è toccato l’onere e l’onore di estrarre l’unico sopravvissuto, prenderlo in braccio e consegnarlo nelle mani dei colleghi di Areu 118, lì convenuti con mezzi di terra e di aria. Il volo, con Elisondrio, a Bergamo, e il ricovero, in sedazione e in trattamento antibiotico, in Terapia intensiva pediatrica, per scongiurare gli effetti deleteri di possibili inalazioni di fango.

Che non ci sono, evidentemente, state. Il bambino è ancora ricoverato a Bergamo, ma la ripresa è acclarata. Purtroppo, una volta dimesso, non troverà più mamma e papà a stringerlo forte forte. Loro riposano nel santuario della Beata Vergine del Rosario, a Comabbio, in provincia di Varese, dove, oggi, alle 10, verranno celebrati i funerali. Quelli, come noto, ormai, di Silvia Brocca e Gianluca Pasqualone, mentre le esequie di Alabama Guizzardi, 10 anni, con loro in auto, si sono tenute domenica, alle 16, a Besnate, sempre nel varesotto.

Sul fronte malenco, intanto, è conto alla rovescia per poter dar avvio agli interventi di messa in sicurezza a monte e a valle del corpo frana. Pari a 20mila, ricordiamolo, i metri cubi di materiale rotolato nell’alveo del torrente Nevasco e che, ancora, incombono sulla strada comunale che conduce a Chiareggio. Quindici i metri interessati, tuttavia nodali, perchè, solo da lì, si può passare per entrare in Chiareggio.

«Oggi e domani sono in corso i sopralluoghi sul corpo frana dal parte dei periti nominati dalla Procura - afferma Renata Petrella, sindaco di Chiesa -, per cui, confido nel fatto che, per mercoledì, possa intervenire il dissequestro. Diversamente lo chiederò con formale istanza. Purtroppo dobbiamo ancora pazientare qualche ora, anche se, per il momento, nonostante la pioggia, nulla si è mosso in alveo».

La strada è stata chiusa solo mezz’ora, dalle 12.45 alle 13.15, causa una pioggia piuttosto abbondante, che, però, è cessata presto, lasciando spazio al sole. Dopodiché, fino alle 19, non c’è stato più alcun problema.

«In paese la situazione è abbastanza tranquilla - dice il sindaco - c’è stato il ricambio negli alberghi, qualcuno è arrivato, ma il problema sono i ristoranti che non lavorano la sera. Tuttavia, ricordo, la strada è aperta di giorno, dalle 7 alle 19, salvo nei momenti di pioggia».

Un po’ di pazienza sarà richiesta alle persone sfollate, 15 in tutto, dalla zona a ridosso della frana, che vorrebbero rientrare, ma, purtroppo, non potranno, fino al termine dei lavori di disgaggio.

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