Frisoni: «Il Girone si può cambiare»

Il progetto annunciato dal Comune per rendere pedonale il lungolago fa discutere. L’esperto: «Giusto ma con alternative per le auto»

Como

Per riuscire a pedonalizzare il lungolago senza far impazzire il traffico (e creare code chilometriche sulla Lariana) bisogna rivedere il “girone”. Ne sono convinti architetti e urbanisti, ma anche il “papà” dell’attuale assetto viabilistico in città, Paolo Frisoni.

Assessore all’epoca, oggi è di nuovo in giunta (proprio come 27 anni fa, ha tra le sue deleghe la Polizia municipale) e interviene nel dibattito che si è scatenato all’indomani dell’annuncio arrivato da Palazzo Cernezzi. In sintesi, il Comune ha affidato alla società Polinomia uno studio di «impatto viabilistico» e «verifica di fattibilità per la limitazione del traffico sul lungolago», con l’obiettivo di valutare se e come far scattare la seconda rivoluzione in città, dopo l’ampliamento della Ztl.

«La pedonalizzazione è sempre stata un sogno - dice Frisoni - Tanti anni fa però si pensava di introdurla realizzando un tunnel per garantire il transito delle auto sul lungolago. Un’opera che sarebbe costata meno delle paratie e sarebbe stata più utile, ma è andata così. La viabilità interrata e il parcheggio sotto piazza Cavour erano ottime idee, avremmo avuto il miglior lungolago del mondo senza danneggiare chi vive nei paesi rivieraschi».

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