Cronaca
Giovedì 26 Marzo 2009
Funghi tipici in mostra
al museo etnografico
Una vetrina con i prodotti locali, domenica a Grandola ed Uniti per rilanciare il museo della Val Sanagra
Aperto a Villa Camozzi nel 2001 sulla spinta soprattutto dell’ex sindaco Natale Butti, il museo ha fatto registrare negli ultimi quattro anni più di 3 mila presenze, oltre a un migliaio di alunni di scolaresche del territorio, per le quali sta diventando un riferimento culturale notevole. Ammontano a 120 i giorni di apertura, sempre grazie alla disponibilità di volontari, da cui dipende anche il progressivo potenziamento della struttura. La volontà di creare una memoria storica naturale e delle passate civiltà che hanno popolato il territorio della Val Sanagra ha trovato un significativo abbinamento nella necessità di usufruire di un centro didattico che fungesse da riferimento al parco di interesse sovracomunale. Tra le maggiori attrazioni c’è il reparto dedicato ai fossili, allestito da Attilio Selva, con alcune testimonianze che risalgono al Carbonifero (310 milioni di anni fa) e sono tra le più antiche tracce di vita esistenti in Italia. Grande curiosità destano poi i diorami, realistiche scene con flora e fauna locali, mentre si sono arricchite nel tempo anche la parte dedicata alla tradizione locale, con la storia della banda, ormai scomparsa, e dell’antica ferrovia Menaggio - Porlezza. Nel 2006, sfruttando un contributo regionale, l’amministrazione comunale ha inoltre acquistato la fornace Galli, che si spera possa diventare una sorta di ecomuseo.
Gp. R.
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