Giungla di cartelli vicino a Cabiate
«È per evitare la sosta selvaggia»

Botta e risposta tra i comandanti delle Polizie locali su via Suore del Cottolengo. I marianesi: «Semmai è il Comune vicino che avrebbe dovuto rimediare al caos»

I nuovi cartelli di divieto di sosta posizionati in via Suore del Cottolengo accendono la discussione e la cosa inusuale è che questa volta la segnalazione dai toni polemici arriva dal comandante della polizia locale di Cabiate – Giuseppe Santoro - che ha utilizzato il profilo facebook di “Sei di Mariano Comense se...” per esternare le proprie considerazioni.

Motivo del contendere è la massiccia presenza della segnaletica lungo la strada che collega la via Alfieri e la via Manzoni nella parte di competenza del territorio marianese, ma il diretto interessato, interpellato nel merito dei contenuti del post da lui pubblicato, dichiara: «Ho scritto in qualità di privato cittadino e quindi sono affari miei».

Affari talmente privati che la segnalazione è stata vista e condivisa da diversi cittadini che hanno commentato la sua segnalazione: «In 200 metri di strada – ha scritto Santoro - sono stati seminati in campagna o meglio nel deserto, è proprio il caso di dirlo, quasi dieci segnali stradali di divieto di sosta permanente».

«Ogni segnale installato costerà circa 100 euro e probabilmente ne bastavano solo tre: un “inizio”, un “continua” e uno di “fine” divieto». Da qui la considerazione personale: «Questo lo vedo come un eccesso, uno spreco di risorse, voi cosa ne pensate?».

Il collega di Mariano proprio non ci sta: il comandante della polizia locale di Mariano Comense, Giulio Fiorentino, replica: «La nuova strada di via Suore del Cottolengo è per metà di competenza di Cabiate e per metà di Mariano divisa dalla linea di mezzeria. Nello specifico è sul nostro territorio il lato dove sono stati messi i cartelli e di Cabiate quello su cui si affacciano numerose aziende».

Proprio la presenza delle attività produttive è all’origine del provvedimento in quanto «i lavoratori diretti alle ditte avevano l’abitudine di parcheggiare in maniera disordinata sul ciglio della strada creando un vero e proprio far west».

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